IL CALVARIO DELLA FAMIGLIA ENGLARO
ELUANA ENGLARO - IL PADRE, PAPÀ, BABBO, CHE PER AMORE DELLA FIGLIOLA
VENTENNE, CHE OGGI HA 37 ANNI, È ANCORA MORTA SOPRA UN LETTO, RESPIRA,
LA TENGONO IN VITA, PER MODO DI DIRE, IL PAPÀ LOTTA PER UNA GIUSTA CAUSA,
AFFINCHÈ NON ABBIA PIÙ DA SOFFRIRE NÉ LA FIGLIA E NEANCHE
I GENITORI E PARENTI; LA FIGLIA NON SOFFRE PERCHÉ È IN COMA FOSSE
SOTTO ANESTESIA. TUTTA L’UMANITÀ DEL MONDO INTERO SOFFRE PER ELUANA,
LA PIÙ PARTE DI LORO PENSA CHE SIA MEGLIO LASCIARLA AL SUO DESTINO. Il
Padre di ELUANA ENGLARO è stanco e da tanti anni soffre, si pensa che
dica, basta tenere in vita i morti, che non hanno nessuna speranza di vivere.
Il Padre di ELUANA dice, con ragione “viviamo in un Stato di diritto”,
è stato il commento del Padre. ELUANA quindi può morire 17 anni
dopo l’incidente stradale, che l’ha ridotta in uno stato vegetativo
permanente. Monsignor FISICHELLA, PRESIDENTE della PONTIFICIA ACCADEMIA per
la VITA, o per tener in vita i morti, che hanno un certo costo spaventoso, tenere
in vita una persona con il cervello fuori uso, cioè morto; ci deve essere
qualcuno che ha interesse a tenere una sfortunata ragazza in questo stato; nessuno
si chiede dove vanno finire tutti questi EURO, si sa che delle suore lavorano
per tenerla in vita. Quello che si può pensare è che c’è
un grosso interesse di denaro, da parte del CLERO e da parte di questa organizzazione
Cattolica. Ci piange il cuore per ELUANA e per i suoi famigliari. FISICHELLA
ha detto: si manda a una morte di grande sofferenza una ragazza di 37 anni.
ELUANA non sente niente, per il suo babbo è una liberazione sia per ELUANA
sia per tutti i famigliari, allora chi ha interesse a tenerla in vita, per modo
di dire. O che la risuscitano per fare un’altra Santa con una guarigione
miracolosa, ci si può aspettare di tutto da chi porta gli handicappati
a “Lourdes” per prendere soldi. ELUANA, Stop all’alimentazione
forzata; Monsignor FISICHELLA: “È EUTANASIA”. Il Friuli è
pronto ad accogliere ELUANA per consentirle di finire questa triste storia e
finalmente anche i genitori e parenti soffriranno di meno.
3-1-2009 ENGLARO Casa di cura “Città di Udine” deciderà
dopo il 6 gennaio 2009 se accogliere Eluana per attuare sentenza per stop ad
alimentazione.
16-01-2009 ELUANA, Casa di cura, “Città di Udine” non accoglierà
la donna per attuazione che autorizza sospensione alimentazione.
17-01-2009 ELUANA ENGLARO, Procura di Roma ha iscritto il ministro Sacconi nel
registro degli indagati, atto dovuto, dopo la denuncia dei radicali. ELUANA
La casa di cura “Città di Udine” non accoglierà Eluana
Englaro per l’attuazione della sentenza che autorizza la sospensione del
trattamento di alimentazione e idratazione artificiale. Lo ha reso nato la struttura
stessa. La decisione è stata presa dal CdA della clinica dopo aver valutato
l’atto è stata presa dal CdA Maurizio Sacconi che bloccò
il trasferimento di Eluana, in coma da 17 anni. L’atto di Sacconi definisce
illegale la sospensione dell’alimentazione artificiale su pazienti in
stato vegetativo.
17-01-2009 CASO ELUANA, SACCONI INDAGATO DA ROMA.
La procura di Roma ha iscritto il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, nel
registro degli indagati, nell’ambito della vicenda Englaro. L’iniziativa
è un atto dovuto, in seguito alla denuncia per violenza presentata dai
radicali, è necessario per inviare gli atti al competente tribunale dei
ministri. La denuncia, nella quale si ipotizzava la violenza privata aggravata
nei confronti della Casa di Cura di Udine, si riferiva alle dichiarazioni di
Sacconi, finalizzate – secondo i radicali – a impedire il decreto
della Corte d’Appello di Milano. Toccherà ora al Tribunale dei
ministri valutare la fondatezza delle accuse.
18-01-2009 ELUANA, Per la curatrice speciale della ragazza potrebbe restare
da percorrere solo la strada dell’esecuzione forzata.
19-01-2009 ELUANA, SACCONI: il mio ӏ stato un atto di governo
doloroso, di indirizzo al sistema sanitario nazionale, in ossequi a legislazione”.
20-01-2009 ELUANA Curatrice dopo offerta da Piemonte: pronti a valutare opportunità
per attuare ordinanza, senza ostacoli dell’ultimo momento. ELUANA Bresso,
governatore Piemonte: se ci verrà chiesto, per noi ci sono problemi ad
accoglierla in strutture pubbliche.
22-01-2009 ELUANA, CARD. POLETTO INVITA A OBIEZIONE.
“La legge di Dio prevale su quella dell’uomo” e per questo
motivo i medici cattolici che si trovassero a lavorare nel’ospedale dove
si intende interrompere l’alimentazione di una persona, dovrebbero obiettare
e rifiutarsi di farlo”. Lo dice il cardinale Severino Poletto arcivescovo
di Torino, in un intervista a “Repubblica”. Poletto spiega che “la
Chiesa è contraria all’accanimento terapeutico” ma “qui
si decide se continuare ad alimentare o no una persona. Questa è eutanasia
come a ogni negazione di vita”. (Volendo si può tenere in vita
tutte le persone anziane, che hanno ancora il cervello che funziona, ma nel
caso di ELUANA, è meglio lasciarla al suo destino, credo che abbia sofferto
abbastanza, possa la grazia del Signore accoglierla).
22-01-2009 ELUANA ENGLARO. BRESSO A POLETTO: NON SIAMO PAESE AYATOLLAH
“Non viviamo in una repubblica di ayatollah, nella quale il diritto religioso
fa premio sul diritto civile”. È la replica del Presidente della
Regione Piemonte, Mercedes Bresso, alle dichiarazioni dell’Arcivescovo
di Torino, Severino Poletto, sul caso Eluana Englaro. Il Cardinale ha invitato
i medici all’obiezione di coscienza, nel caso d’interruzione dell’alimentazione
forzata. Bresso non entra nel merito delle dichiarazioni di Poletto, “perché
sono valutazioni religiose”. Ma l’obiezione di coscienza “consentita
solo per l’interruzione di gravidanza – dice – sarebbe rispettata
anche in un caso del genere.
23-01-2009 ELUANA, OSPEDALE NOVARA DISPONIBILE.
Non c’è ancora una “candidatura” ufficiale, ma se la
famiglia dovesse richiedere assistenza, l’ospedale sarà disponibile
ad accogliere Eluana. È quanto comunica il direttore generale dell’Ospedale
Maggiore di Novara. “È una decisione indipendente da una mia valutazione
personale, vista la sentenza della Cassazione. La legge non consente –
spiega il direttore – che sia l’Azienda a fare obiezione di coscienza
ma il singolo medico e solo per l’aborto. Da noi – ha concluso la
maggior parte dei medici si occuperebbe del caso”.
26-01-2009, ELUANA TAR: ACCOLTO RICORSO CONTRO REGIONE
Il Tar ha accolto il ricorso di Beppino Englaro e a annullato il provvedimento
con il quale la regione Lombarda aveva negato la possibilità a tutto
il personale sanitario di interrompere l’alimentazione e l’idratazione
artificiale a Eluana. La regione Lombarda dovrà anche indicare lei stessa
un luogo che soddisfi le esigenze di Englaro. “Conformandosi alla sentenza,
l’amministrazione sanitaria, in ossequi ai principi di legalità,
dovrà indicare una struttura che sia “confacente” gli intervanti
e alle prestazioni strumentali all’esercizio della libertà costituzionale
di rifiutare le cure.
26-01-2009 ELUANA, BAGNASCO: NESSUN DIRITTO A MORIRE.
“Togliere l’alimentazione e l’idratazione ad una persona per
di più ammalata (moribonda) è determinarla verso un inaccettabile
epilogo eutanasico”. Lo ha affermato il Presidente della Cei, cardinale
Angelo Bagnasco a proposito della vicenda di Eluana Englaro. Bagnasco ha ribadito
che il vero diritto di ogni persona umana è a vivere e non a morire.
(Io dico: che Eluana è morta 17 anni fa, e voi Cattolici la tenete in
vita contro la volontà di Suo Padre e lo state facendo morire anche Lui
prima del tempo, soffrendo).
28-01-2009 ELUANA ENGLARO- ENG. FLICK: SERVONO LEGGI CHIARE.
Sul caso Eluana, la Corte Costituzionale ha dato una “risposta tecnica”
nel dichiarare inammissibile il conflitto, sollevato dalle Camere, per chiedere
l’annullamento delle sentenze che hanno autorizzato la sospensione dell’alimentazione
forzata per Eluana. Lo ha detto il presidente della Consulta, Flick, invocano
su tale materia “chiare scelte legislative”.
28-01-2009 ELUANA, DISTRETTO DI UDINE, SI AL RICOVERO.
Il distretto sanitario di Udine ha dato parere favorevole alla domanda presentata
dalla famiglia Englaro per il ricovero di Eluana in una delle strutture di sua
competenza. Lo ha riferito il vicedirettore della casa di riposo udinese “La
Quiete”, spiegando che il parere “non significa che “La Quiete”,
abbia già dato il proprio via libera all’accoglienza di Eluana
per l’attuazione-idratazione artificiale”.
31-01-2009 ELUANA: PER FORMIGONI “SENTENZE NON CHIARE”
“Eluana è una persona che respira ed ha una vita piena” mentre
sulle sentenze della magistratura “c’è incertezza”.
È quanto afferma in un intervista a ‘Repubblica’ il governatore
della Lombardia Roberto Formigoni. “Io non remo contro – dice Formigoni
– ma sono convinto che la vita di Eluana, seppure dovuta ai progressi
della medicina, sia piena”. A proposito della sentenza che ha stabilito
il diritto al rifiuto dell’alimentazione e dell’idratazione della
Englaro, Formigoni chiede alla magistratura “maggiore chiarezza”.
31-01-2009 GRECHI, SU CASO ELUANA GIUDICE DEVE RISPOSTE
“Sulla vicenda di Eluana Englaro la Corte d’Appello di Milano non
ha invaso territori altrui”. È dedicato alla donna in stato vegetativo
da 17 anni uno dei passaggi chiave della relazione del Presidente della Corte
d’Appello Giuseppe Grechi, per l’inaugurazione milanese dell’Anno
giudiziario. “In uno Stato di diritto – ha proseguito Grechi –
il giudice deve dare una risposta anche se la domanda è nuova e difficile,
mantenendo umiltà ed un costante ancoraggio ai principi della Costituzione.
In tale contesto, né il potere legislativo, né quello esecutivo
possono annullare sentenze definitive”.
02-02-2009 ELUANA Beppino Englaro ha comunicato alla clinica di Lecco l’intenzione
di trasferire la figlia, chiedendo che sia preparata.
02-02-2009 ELUANA, NELLA NOTTE TRASFERIMENTO UDINE
Beppino Englaro ha comunicato, questa sera, alla casa di cura Beato Luigi Talamoni
di Lecco, l’intenzione di trasferire Eluana, chiedendo che la figlia venga
preparata per le dimissioni. Il trasferimento dovrebbe avvenire in serata presso
la struttura “La Quiete” di Udine. Il papà della ragazza,
a quanto risulta, non ha però ufficialmente comunicato il luogo dove
è destinata la figlia.
03-02-2009 ELUANA TRASPORTATA IN CLINICA A UDINE
Si procederà a distacco alimentazione. Trasferimento da Lecco tra le
proteste. Cci: “È eutanasia ma vicini a famiglia”. Sacconi:
stiamo valutando situazione, Sindaco Udine: “Risposta civile”.
03-02-2009 ELUANA È ARRIVATA ALLA CASA DI CURA.
L’ambulanza con a bordo Eluana Englaro, partita da Lecco stanotte, è
arrivata alla casa di cura “La Quiete” di Udine alle ore 5.54 di
questa mattina. Ad accoglierla la staff medico che dovrà attuare il protocollo
del distacco dell’alimentazione forzata, che tiene in vita la donna in
come vegetativo da 17 anni. Il trasporto è avvenuto tra le proteste di
esponenti di associazioni in difesa della vita che si sono sdraiati sul cofano
dell’ambulanza nel tentativo di fermarla “Finalmente riuscirò
a fare quello che Eluana voleva”, ha detto il padre Bettino Englaro.
03-02-2009 ELUANA, SINDACO UDINE: RISPOSTA CIVILE.
“Ritenevo e ritengo ancora importante che Udine possa dare una risposta
giusta e civile a questa vicenda umana”. Così sindaco di Udine
Furio Honsell, all’arrivo in clinica. Il primo cittadino aveva chiesto
alla clinica “La Quiete”, qualche settimana fa, di verificare l’eventualità
di accogliere la donna. “Ribadisco – ha detto – la mia intenzione
di rispettare la sentenza. Esponenti di diverse associazioni che hanno sempre
difeso il diritto alla vita di Eluana Englaro, hanno presieduto l’ingresso
della clinica di Lecco per tutta la notte portando pane e acqua.
03-02-2009 LEGALE FAMIGLIA: CHIEDIAMO IL SILENZIO.
“Chiediamo che cali il silenzio sia per un diritto alla riservatezza sia
per un gesto di umanità nei confronti di Eluana e della sua famiglia”.
Lo chiede il legale della famiglia Englaro, avvocato Vittorio Angiolini. L’avvocato
ha inoltre voluto richiamare i mass media “al loro obbligo giuridico preciso:
rispettare il diritto riservatezza quando sono in corso trattamenti sanitari”
ed ha aggiunto che “chi violerà questo diritto verrà perseguitato
legalmente”.
04-02-2009 ELUANA, ROCCELLA: CLINICA NON IDONEA.
Per l’assessore alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Wladimir Kosic,
la clinica La Quiete non possiede le condizioni per attuare il decreto della
Corte di appello di Milano ai fini della sospensione della nutrizione e idratazione
artificiale ad Eluana Englaro. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Eugenia
Roccella, al termine di un incontro a Roma con l’assessore.
04-02-2009 ELUANA, LA QUIETE: ATTUEREMO SENTENZA.
La casa di riposo “La Quiete” di Udine, dove è ricoverata
Eluana Englaro, ha comunicato alla Regione Friuli di voler attuare la sentenza
della Corte d’Appello di Milano. Corte di appello di ai fini della nota
– a firma di Ines Domenicali, Presidente della “Quiete” –
precisa che la clinica intende dare esecuzione alla sentenza con l’ausilio
di personale esterno. Salute, Eugenia Roccella, al Termine la lettera è
stata inviata anche alla dirigenza dell’Azienda 4 “Medio Friuli”
e al Distretto Sanitario.
05-02-2009 ELUANA, PRONTA BOZZA SU IPOTESI DECRETO.
“No stop alimenti, sostegno vita” Padre: Mia figlia oggetto violenza.
“Quando Eluana non ci sarà più rientrerò in una dimensione
umana, perché finora ho vissuto in una dimensione disumana. Mia figlia
è stata oggetto di una violenza che lei avrebbe definito inaudita, inconcepibile
e inaccettabile”.
05-02-2009 ELUANA, Un decreto fermerebbe tutto, dice l’avvocato della
famiglia Englaro dopo colloquio con il Procuratore di Udine. Berlusconi “Stiamo
lavorando per intervenire” ha detto il premier sul caso Eluana. Governo,
infatti, non escluderebbe un decreto.
05-02-2009 ELUANA, Ministro Welfare, Sacconi: paradossale se dovesse morire
su base volontà presunta che deve essere certificata, no ricostruita.
05-02-2009 ELUANA, Sarebbe già pronta bozza di decreto per fermare attuazione
sentenza Appello Milano su stop a alimentazione.
05-02-2009 ELUANA, La procura di Udine intende verificare volontà di
Eluana ascoltando i suoi parenti e i suoi amici.
05-02-2009 ELUANA, Papà in intervista prima che la figlia fosse trasferita
a Udine: mia figlia è stata oggetto di violenza.
05-02-2009 ROTONDI: SU ELUANA DECIDE BERLUSCONI.
“Sono due buone visioni” entrambe caritatevoli, culturalmente non
sono favorevole all’eutanasia. Comunque spetta al presidente del Consiglio
Berlusconi esprimere la posizione del governo” sul caso di Eluana Englaro.
Lo ha detto il ministro per l’attuazione del programma di Governo, Rotondi
in merito alla vicenda della ragazza da 17 anni in stato vegetativo alla possibilità
che il governo vari un decreto per impedire l’interruzione dell’alimentazione
dell’idratazione di Eluana.
05-02-2009 UDC: SOSTEGNO A GOVERNO SU DECRETO PER ELUANA.
L’Udc chiede al governo di intervenire per decreto al fine di impedire
l’idratazione di Eluana Englaro. Il partito, afferma il Leader Casini,
è pronta a sostenere il parlamento il provvedimento d’urgenza.
“Nessuno abbia il diritto di vita e di morte – aggiunge l’ex
presidente della Camera – su una persona”. Per questo, ribadisce
Casini, il Governo “deve intervenire” perché non ci si può
lavare le mani”, visto che “il diritto della vita è garantita
dalla Costituzione”.
06-02-2009 ELUANA “DA QUESTA MATTINA SI AVVIA RIDUZIONE DELL’ALIMENTAZIONE”.
Afferma la curatrice legale di Eluana, avvocato Franca Alessio.
06-02-2009 Presidente Napolitano in una lettera al premier Berlusconi: no all’adozione
di un decreto legge. Ora governo valuta.
06-02-2009 ELUANA Procuratore generale Trieste: non bloccheremo sentenza. Da
Procura Udine nessuna ipotesi di sequestro preventivo della stanza.
06-02-2009 ELUANA, VATICANO: ATTO DI CORAGGIO DA GOVERNO.
“Il governo ha fatto un gesto di grande coraggio”. Così monsignor
Rino Fisichella, presidente della Pontificia Accademia per la vita, ha commentato
l’approvazione del decreto legge sul caso Englaro.
DECRETO SU ELUANA, TENSIONI CON IL COLLE.
CONSIGLIO MINISTRI HA VARATO IL DL.
PAPÀ ELUANA: TORMENTO SENZA FINE.
LEGALE: ANDREMO AVANTI.
SACCONI INVIA ISPETTORI A UDINE.
PROCURA: INDAGINI SOLO SU DENUNCE.
PAPÀ ELUANA, TORMENTO SENZA FINE.
“Sono sconvolto, è un tormento senza fine. Non riesco neppure a
pensare. Preferisco continuare a restare in silenzio”. È questo
l’unico commento di Beppino Englaro, padre di Eluana. Nel frattempo, il
legale della famiglia, il prof. Vittorio Angiolini annuncia che andrà
avanti assicurando che la sospensione di idratazione e della Corte d’Appello
di Milano e confermato dalla Cassazione. E un altro legale della famiglia, Campeis,
aggiunge che il protocollo va avanti e che “un decreto legge non controfirmato
dal Presidente della Repubblica non alcun valore”.
06-02-2009 ENGLARO, SACCONI INVIA ISPETTORI A UDINE.
“Ho provveduto a inviare degli ispettori nella città di Udine”.
Lo ha annunciato il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, nel corso della conferenza
stampa al termine del Consiglio dei ministri. Gli ispettori dovremmo dare risposte,
ha spiegato Sacconi, agli interrogativi che servano a comprendere i confini
formali ma anche sostanziali di questo caso”.
07-02-2009 ELUANA, LUNEDÍ CAPIGRUPPO AL SENATO.
Il presidente del Senato Schifani ha assegnato in sede referente alla Commissione
sanità il disegno di legge presentato ieri dal governo sulla vicenda
Englaro. Così è stato fatto anche per l’omologo provvedimento
presentato dall’Udc. È quanto si legge in una nota di Palazzo Madama.
La Commissione sanità si riunirà lunedì, Schifani ha convocato
per le ore 12 di lunedì la conferenza dei capigruppo per proporre un
immediato esame del provvedimento da parte dell’assemblea del Senato,
già convocata per martedì.
07-02-2009 ELUANA, Il presidente del Senato Schifani ha assegnato in sede referente
alla Commissione Sanità il Ddl. Lunedì i capigruppo.
07-02-2009 Berlusconi, la lettera del Quirinale arrivata ieri in cdm conteneva
implicazione “grave di eutanasia” introdotta senza una legge. La
lettera “non era affatto segreta”. E: sui giornali “si è
enfatizzato” uno scontro fra il governo e il Quirinale, “io posso
garantire che non è così”. Dice il premier Berlusconi.
07-02-2009 ELUANA Non ho alcuna difficoltà con il Quirinale dice il presidente
del Consiglio, Silvio Berlusconi.
07-02-2009 ELUANA Legale Englaro: l’alimentazione e l’idratazione
di Eluana sono state completamente sospese come previsto dal protocollo. Lo
ha detto l’avvocato Campeis legale della famiglia Englaro che –
interpretato dall’Ansa – ha riferito di aver parlato con l’anestesista
Del Monte che guida l’equipe medica che assiste Eluana.
08-02-2009 ELUANA, I MEDICI DI UDINE VANNO AVANTI. SOSPESE ALIMENTAZIONE E IDRATAZIONE.
PREMIER: NESSUNA DIFFICOLTÀ CON COLLE.
SCHIFANI CONVOCA IL SENATO LUNEDÍ
BEPPINO: “PRESIDENTE, PREMIER, ANDATE DA LEI”.
Il Padre di Eluana Englaro lancia un appello al Presidente della Repubblica
e al presidente del Consiglio, un invito a visitare l’avvocato degli Englaro,
Vittorio Angiolini. “Parlo da padre a padre – scrive Beppino Englaro
nel suo appello - per invitare entrambi ed essi soli a venire a Udine per rendersi
conto, di persona e privatamente, delle condizioni di mia figlia Eluana, su
cui si sono diffuse notizie lontane dalla realtà, che rischiano di confondere
e deviare ogni commento e convincimento”.
08-02-2009 CASO ELUANA, DOMANI IL DDL AL SENATO
BERLUSCONI: NO LEGGE È CONDANNA A MORTE
IL PADRE: CHIESA NON IMPORRE VALORI
BATTAGLIA SU IDONEITÀ DELLA CLINICA
PAPA: PREGHIAMO PER MALATI NON AUTONOMI
S. SEDE: DA NOI NESSUNA INTERFERENZA
08-02-2009 ENGLARO: SCRISSI A PREMIER NON RISPOSE
Beppino Englaro “Nel 2004 scrissi al primo ministro Berlusconi per chiedergli
aiuto. Non mi rispose. Siccome la politica non fece e il governo nemmeno, mi
rivolsi ai giudici”. Lo ha detto Beppino Englaro in un’intervista
a “El Pais” aggiungendo che “è molto curioso che Berlusconi
sia entrato in scena proprio ora”. “La condanna a vivere senza limiti
è peggiore che la condanna a morte”. Ha dichiarato il papà
di Eluana, sottolineando che “le persone vive sono capaci di intendere
e decidere per se stesse”.
08-02-2009 ELUANA, TELEFONATA VATICANO-QUIRINALE.
“Ieri ha avuto luogo un cortese colloquio telefonico, tra il Presidente
della Repubblica, Napolitano, e il Segretario di Stato, card. Bertone. Nella
conversazione si è parlato della vicenda di Eluana, come pure di altri
argomenti di reciproco interesse”. Lo precise padre Lombardi, portavoce
della Santa Sede. Questi dichiara che “ in merito alla vicenda di Eluana,
si manifesta vivo apprezzamento per l’accelerazione data dal parlamento
all’approvazione del disegno di legge”.
08-02-2009 ELUANA SACCONI CLINICA IRREGOLARE.
Lo ha detto il ministro del Welfare Sacconi sulla vicenda di Eluana. “La
struttura non è idonea”.
“Certo che noi andremo visitarla, almeno io lo ritengo giusto nel momento
in cui fosse ripristinata l’alimentazione e l’idratazione. Il tutto
in una condizione di regolarità che comunque deve essere sanata”.
E: condivido l’appello di Schifani al Padre di Eluana di “fermare
un percorso di morte”.
08-02-2009 ELUANA: Non sente più niente, Eluana è peggio che morta,
bisogna lasciarla al suo destino, e se per caso sentisse qualcosa, è
disumano a tenerla in vita in quella situazione bisogna chiedersi: quanti anni
ha da vivere in questa condizione: 10 anni, 20 anni, 50 anni, cosa è
meglio per il suo papà per tutti quelli che vorrebbero che finisca questa
tragedia? Speriamo che adesso il Papato con tutti i suoi vescovi e cardinali
non facciano di Eluana una martire, una santa, dove tutti i cattolici pongono
le sue speranze di qualche guarigione illudendo la povera gente a versare dei
soldi e che venga fuori un altro business, sarebbe idolatria come stanno facendo
con altre statue di gesso o altri santi creati dal clero.
09-02-2009 VESCOVO WILLIAMSON RIMOSSO DA SEMINARI.
Il vescovo ultra-tradizionalista che ha negato l’olocausto degli Ebrei
nel periodo nazista, Richard Williamson, è stato sostituito alla guida
del seminario che dirige dal 2003 a la Reja, nella provincia di Buenos Aires,
la capitale dell’Argentina. Lo ha reso noto padre Christian Bouchaurt,
Lo ha reso noto padre Christian Bouchacourt, capo della sede latino-americana
della Fraternità San Pio X, la comunità fondata dal vescovo Lefebvre.
Eluana, il Senato voterà domani mattina il voto finale sul disegno di
legge che vieta la sospensione dell’alimentazione artificiale, che riguarderà
anche il caso di Eluana Englaro, ci sarà domani mattina fra le 8.30 e
le 9.30 al Senato. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama
che ha stabilito il calendario dei lavori per il provvedimento. Il Ddl va subito
all’esame della commissione Sanità e da stasera arriverà
al vaglio dell’Aula del Senato. L’obiettivo della maggioranza è
di fare presto. La Camera dovrebbe votare Ddl entro giovedì.
09-02-2009 ELUANA, VELTRONI: VOTO NO CON CONVINZIONE (CENTRO SINISTRA).
“Voterò no al Ddl con assoluta convinzione, perché ritengo
che su materie così delicate né lo Stato né la politica
debbano intervenire”. Veltroni interviene sul provvedimento che vieta
la sospensione dell’alimentazione artificiale ai malati, come nel caso
di Eluana Englaro.
09-02-2009 (ore 11.30) ELUANA CENTRO DESTRA: DIFENDIAMO LA VITA.
La maggioranza spinge su iter rapido per l’approvazione del disegno di
legge che vota la sospensione dell’alimentazione artificiale dei malati,
come nel caso di Eluana Englaro. “Stiamo decidendo su una norma, ma anche
su una vita e sulla vita in generale” dice Gasparri (PdL). Della Vedova,
Riformatori, deputato del PdL, appoggia la posizione del papà di Eluana
Englaro. Noi rispettiamo le opinioni di tutti, però non si può
far morire una persona di fame e di sete”, sostiene Bricolo (Lega).
09-02-2009 ELUANA, (ore 19.20) Il gruppo del Pd, annuncia Anna Finocchiaro,
voterà no al Ddl sul divieto di sospendere la nutrizione artificiale.
09-02-2009 ELUANA, (ore 19:55) l’Assemblea del Senato ha respinto le pregiudiziali
di costituzionalità e le questioni sospensive presentate su Ddl.
ELUANA, (20:05) Accertamenti eseguiti “non è emerso alcun elemento
di novità”. Lo ha detto Pg della Repubblica di Trieste, Deidda.
UDINE, ELUANA ENGLARO SI È SPENTA.
Eluana Englaro si è spenta, alle ore 20:10. La notizia è stata
confermata a Udine da fonti dell’amministrazione comunale e regionale
dalle Forze dell’ordine. Il presidente del Senato Schifani, interrompendo
i lavori dell’Aula, ha dato l’annuncio e ha invitato l’Assemblea
ad un minuto di silenzio.
ELUANA Il presidente del Consiglio, Berlusconi ha appreso “con profondo
dolore” la notizia della morte di Eluana Englaro.
VATICANO “CHE IL SIGNORE L’ACCOLGA”.
Che il Signore l’accolga e perdoni chi l’ha portata a questo punto”.
È questo il primo commento del Ministro della Salute del Vaticano, Card.
Javier Lozano Barragan, alla morte di Eluana Englaro.
09-02-2009 (ore 21:23) ELUANA, SCHIFANI: Miglior modo di ricordare persona che
non c’è più è dare a Paese immagine Parlamento che
si assume responsabilità. (ore 21:41) ELUANA,”Sì, chi ha
lasciati. Ma non voglio dire niente, voglio soltanto stare solo”. Lo ha
detto il papà di Eluana, Beppino Englaro.
10-02-2009 ELUANA Casini: “È il momento del dolore e della serietà”.
“Il Parlamento deve lavorare perché non vi sia un’altra Eluana”.
10-02-2009 ELUANA Card. Tettamanzi: È il tempo della preghiera”.
Padre Lombardi: “Sia motivo per tutti di riflessione”.
10-02-2009 ELUANA Calderoli: “In questo momento occorre il silenzio”,
semmai “la politica deve fare un mea culpa per non aver dato risposta”.
10-02-2009 ELUANA, BERLUSCONI: “PROVO GRANDE DOLORE”.
Il presidente del Consiglio, Berlusconi ha appreso “con profondo dolore”
la notizia della morte di Eluana Englaro. “È grande il rammarico
– dice – che sia stata resa impossibile l’azione del governo
per salvare una vita”.
VATICANO: “CHE IL SIGNORE L’ACCOLGA”.
“Che il Signore l’accolga e perdoni chi l’ha portata a questo
punto”. È questo il primo commento del ministro della salute del
Vaticano, Card. Javier Lozano Barragan, alla morte di Eluana Englaro. Se l’intervento
umano si fosse rivelato decisivo per la morte di Eluana “continuerei a
ritenerlo un delitto”. Il cardinale ha poi precisato “che occorre
vedere in che circostanze è avvenuto il decesso, se per colpa della sospensione
dell’alimentazione e dell’idratazione o per cause diverse”.
E aggiunge “Chiediamo perdono al Signore per tutto quello che le hanno
fatto” ed esclude la scomunica per chi l’ha aiutata a morire.
10-02-2009 ELUANA Il Senato discute su tre mozioni. Una di PDL–LEGA-UDC-MPA
Una presentata dal partito democratico e una dall’IdV.
ELUANA Vertice stamane in Procura Udine per decidere su autopsia sul corpo di
Eluana spirata ieri sera dopo 17 anni di coma.
10-02-2009 VATICANO: BAGNASCO, SERVE LEGGE DOLORE E SCONCERTO.
“Speriamo che Dio illumini tutti quanti perché questa ferita (della
morte di Eluana sia sanata”. Lo ha detto stamane il Cardinale Bagnasco,
Presidente della Conferenza episcopale italiana, a “Mattino Cinque”,
in onda su canale 5. “È evidente che una legge giusta è
necessaria”. Ha aggiunto, “per il bene della nostra società
che è profondamente umanistica”. “Questi – ha concluso
– sono i giorni della preghiera e del raccoglimento. Considerazioni più
profonde potranno venire nei prossimi giorni”.
10-02-2009 ELUANA, SI ASPETTANO PRIMI ESITI AUTOPSIA.
La giornalista Rai, Marinella Chirico, che domenica pomeriggio ha visitato Eluana,
ha detto che la donna era “irriconoscibile” rispetto alle foto che
tutti conoscono. Vederla è stato devastante.
17-02-2009 DOPO ELUANA, BERLUSCONI RICEVUTO DA NAPOLITANO.
Il premier Berlusconi si è recato al Quirinale, insieme al sottosegretario
Letta, per un colloquio con il presidente della Repubblica, Napolitano. È
la prima volta che Napolitano e Berlusconi si incontrano dopo il caso Englaro
che ha diviso il capo dello Stato e il premier sull’opportunità
di un decreto legge, varato poi dal governo ma non firmato dal Quirinale. Al
centro del colloquio dovrebbe comunque esserci il ‘pacchetto sicurezza’
che ieri è stato preventivamente illustrato a Napolitano dal ministro
dell’Interno Maroni. Il colloquio, secondo alcune fonti’ “molto
cordiale” è stato incentrato sulla volontà di attuare il
metodo del dialogo”.
20-02-2009 ENGLARO: “QUESTA LEGGE È UNA BARBARIA”.
“La legge sul testamento biologico c’è il Parlamento si appresta
ad approvare è una vera e propria barbaria”. Così Beppino
Englaro aderisce alla manifestazione “Sì alla vita, no alla tortura
di Stato”, indetta per Sabato a Roma da Micromega. Il padre di Eluana
parteciperà con un collegamento telefonico. Se la legge dovesse essere
approvata, Englaro auspica una rapida abrogazione da parte della Corte costituzionale,
altrimenti via obbligata resta quella referendaria, aggiunge.
21-02-2009 ENGLARO, ELUANA: ROMA, IN PIAZZA PER TESTAMENTO BIOLOGICO.
“Sono convinto che gli Italiani non si lasceranno imporre una legge del
genere”. Così Beppino Englaro, padre di Eluana il ddl sul testamento
biologico presentato in parlamento dal centrodestra. Al centro del confronto
soprattutto la norma su alimentazione e idratazione obbligatoria. Il disegno
di legge sarebbe una “barbaria” si legge in un appello firmato da
politici e scrittori. Migliaia finora i partecipanti alla manifestazione, organizzata
da Micromega.
23-02-2009 QUANTE ELUANE DOVRANNO SOFFRIRE ANCORA? TESTAMENTO BIOLOGICO IL PD
SI “DIVIDE”.
Il Pd si divide, quindi, sul testamento biologico: Per D’Alema si tratta
di un principio di libertà che “non può essere cancellato
da un legge”. L’IdV chiede, “più diritti per i genitori
di malati in stato vegetativo”. Per l’IdV è “necessaria
una proposta unitaria che rispetti i diritti”.
25-02-2009 ENGLARO, ANESTESISTA INDAGATO PER FOTO
Indagato alla Procura di Udine per alcune foto scattate a Eluana Englaro, durante
la sua permanenza nella clinica “La Quiete”, l’anestesista
che ha guidato l’equipe medica incaricata di attuare il decreto della
Corte di appello di Milano, per l’interruzione dell’alimentazione
e l’idratazione alla donna. Il legale del medico ha spiegato che le foto,
di carattere clinico, sono state scattate per testimoniare l’attuazione
del protocollo, nel rispetto anche delle regole della privacy introdotte nello
stesso protocollo della famiglia, per tutelare Eluana nei confronti di terzi.
25-02-2009 BIOTESTAMENTO COMMISSIONE SANITÀ, TOMASSINI: voto emendamenti
slitta a martedì, manca parere commissione Affari Costituzionali. “Non
potremo votare gli emendamenti sul ddl Calabrò prima di martedì
pomeriggio”. Così il presidente della Commissione Sanità,
Tomassini, dopo aver appreso dello slittamento del parere della Commissione
Affari costituzionali sul testamento biologico. E accusa il Pd di “fare
ostruzionismo”. Replica la Finocchiaro: “Il gruppo Pd sta mantenendo
e manterrà il proprio impegno affinché la discussione nell’Aula
di Palazzo Madama sul testamento biologico abbia inizio dal 5 marzo. Noi non
facciamo alcun ostruzionismo”.
27-02-2009 ELUANA, 14 INDAGATI PER DENUNCIA OMICIDIO.
Beppino Englaro, il padre di Eluana morta il 9 febbraio scorso dopo 17 anni
di Stato vegetativo, è iscritto nel registro degli indagati della Procura
di Udine, insieme ad altre 13 persone a seguito di una denuncia per omicidio
volontario, presentata dal Comitato “Verità e Vita” e non
da “Scienza e Vita”. L’iscrizione nel registro degli indagati
è un altro dovuto e riguarda anche l’anestesista De Monte e 12
componenti dell’associazione “Per Eluana” che hanno applicato,
il protocollo per l’interruzione dell’alimentazione e del’idratazione
della donna. “Era da metterlo in conto” dice la curatrice di Eluana,
Alessio, la denuncia non ha fondamento”.
27-02-2009 La mia opinione è che sia giusto che queste persone si muovono
contro a Beppino Englaro affinché venga fuori i veri colpevoli di questo
accanito tormento ad Eluana Englaro. Spero tanto che si capisca che solo il
padre può decidere in questo caso e non associazioni cattoliche. I veri
colpevoli sono quelli che vogliono tenere in questa situazione di morte e cosciente
e non di Eluana perché se queste persone hanno ragione su Englaro per
quanti anni la vogliono in queste condizioni tenerla in vita, per altri 50 anni
o 30 o100?
27-02-2009 ELUANA: “Se si tratta di dover lavorare qualche settimana in
più in commissione per garantire ampiezza di dibattito e confronto sarà
fatto un buon lavoro. E i cronisti che chiedevano se l’iscrizione nel
registro degli indagati di Beppino Englaro possa rallentare i lavori in Senato:
“Questo fatto conferma che è arrivato il momento di decidere”.
28-02-2009 ELUANA, INDAGINI DA CARABINIERI UDINE.
Sono iniziate a comparire davanti ai Carabinieri del Nucleo Investigativo di
Udine, le 14 persone indagate per concorso in omicidio volontario aggravato
per la morte per concorso in omicidio volontario aggravato per la morte di Eluana
Englaro, avvenuta il 9 febbraio scorso. Il primo a presentarsi è stato
l’anestesista Amato De Monte, accompagnato del suo legale. Non ci sarà
alcun interrogatorio, ma solo atti formali. Attesi gli altri indagati, convocati
a 20 minuti l’uno dall’altro.
01-03-2009 BELGIO, 25 FIRME PER L’EUTANASIA
Dal settembre 2008, più di 4.500 belgi hanno firmato una dichiarazione
in cui chiedono l’eutanasia in caso di coma irreversibile. In pratica,
una media di 25 dichiarazioni al giorno. Dai sei mesi infatti la firma, che
ha valore legale per 5 anni, può essere apposta negli uffici comunali,
senza dover ricorrere a un medico e un notaio. In Belgio l’eutanasia è
consentita per legge dal 2002.
08-03-2009 ENGLARO: QUERELERÒ ANCHE BARRAGAN
Beppino Englaro annuncia querele contro chi gli “ha mancato di rispetto”,
compreso il cardinale Barragan, che “ha parlato di assassinio. I miei
avvocati stanno valutando le sue affermazioni”. A un mese dalla morte
della figlia Eluana il papà annuncia le sue intenzioni al Corriere della
sera. “Io ricordo – dice Englaro sempre parlando di Barragan –
la sua arroganza nei miei confronti in una tavola rotonda organizzata da Micromega.
Mi diede fastidio soprattutto quando, alla fine, sottolineò che aveva
simpatia per me. Ma cardinale, gli dissi, se mi tratta come un assassinio, vuol
dire che non ha molta simpatia…”.
15-03-2009 ELUANA, ARCHIVIAZIONE PER INDAGATI FOTO
Archiviato il procedimento nei confronti delle quattro persone indagate per
le Foto scattate a Eluana Englaro il giorno prima della morte. Il Gip Lautieri
ha depositato il decreto di archiviazione il 5 marzo per l’anestesista
Amato Del Monte, l’infermiera Cinzia Gori, la giornalista Marinella Chirico
e il fotografo Francesco Bruni. Cade, quindi, l’accusa di aver violato
il protocollo d’attuazione del decreto della Corte d’Appello di
Milano che prevedeva che nessuno avrebbe potuto entrare nella stanza di Eluana.
26-03-2009 ELUANA, PROCEDIMENTO CONTRO DE MONTE.
L’ordine dei Medici di Udine ha deciso di aprire un procedimento disciplinare
nei riguardi dell’anestesista De Monte, che ha guidato l’equipe
che ha sospeso alimentazione e idratazione di Eluana. L’Ordine ha contestualmente
deciso di sospendere il procedimento in attesa delle conclusioni del’inchiesta
avviata alla Procura di Udine nei confronti dello stesso De Monte, di Beppino
Englaro e di altre 12 persone. Secondo l’Ordine De Monte e colpevole di
atto omissivo configurato come abbandono terapeutico di Eluana.
26-03-2009 TESTAMENTO BIOLOGICO, I PUNTI CARDINE DDL
Obbligo di nutrizione forzata ai pazienti in stato vegetativo, dichiarazione
anticipate di trattamento (dat) non vincolanti per il medico e durata delle
stesse di 5 anni. Sono i punti chiave del disegno di legge sul testamento biologico,
approvato dal Senato. In particolare nel testo Calabrò: NUTRIZIONE E
IDRATAZIONE Il ddl precisa che sono “forme di sostegno vitale” e
“non possono formare oggetto di dat”. VIA RIFERIMENTI ALL’ACCANIMENTO
TERAPEUTICO Spariscono i riferimenti lessicali all’accanimento terapeutico.
VOLONTÀ NON VINCOLANTI Le dat devono essere redatte in forma scritta
da persone maggiorenni e raccolte del medico. BIOTESTAMENTO, PUNTI CHIAVE DEL
DDL Ecco gli altri punti chiave del ddl sul testamento biologico: DICHIARAZIONI
ANTICIPATE DI TRATTAMENTO (dat) La durata è fissata a 5 anni e verranno
depositate dal medico. La legge fa riferimento esclusivo a pazienti in stato
vegetativo. FIDUCIARIO È l’unica figura autorizzata a intervenire
per conto del soggetto che deposita una dat. NASCE REGATRO NAZIONALE Dat Nell’ambito
di un archivio unico nazionale informatico. ASSISTENZA DOMICILIARE Prevista
per i pazienti in stato vegetativo.
27-08-2009 BIOETICA, GASPARRI: NO A LEZIONI LAICITÀ
“La legge sul testamento biologico approvata a Palazzo Madama è
frutto del libero convincimento dei senatori, i quali non solo non possono essere
tacciati in alcun modo di clericalismo”, ma “hanno avuto la possibilità
di esprimersi nella libertà della loro coscienza anche rispetto ai gruppi
di appartenenza”. Lo dichiarano Gasparri, capogruppo del PdL al Senato,
e il suo vice Quagliariello. E precisano: il dibattito alla Camera potrà
“migliorare” il testo ma “non accettiamo lezioni di laicità”.
28- 08-2009 BIOTESTAMENTO Gasparri: “Al Senato abbiamo votato liberamente.
Ora bisogna rispettare la volontà della Camera”.
28-11-2009 ENGLARO, PM: ARCHIVIARE INCHIESTA SU PAPÀ
La procura della repubblica di Udine ha chiesto l’archiviazione del procedimento
a carico di Peppino Englaro e altre 11 persone, nei cui confronti era stato
ipotizzato il reato di omicidio volontario, per avere interrotto l’alimentazione
artificiale alla figlia Eluana, in stato vegetativo da 17 anni. La notizia è
stata anticipata al Messaggero Veneto da fonti investigative. La richiesta dei
pm è stata inoltrata nei giorni scorsi al gip del Tribunale friulano.
26-12-2009 SUSANNA MAIOLO E IL PAPA
Secondo la mia opinione, la Verità è che le religioni si sono
sempre odiate, ammazzandosi tra di loro, tutte sono andate contro l’insegnamento
di Gesù, e la religione Cattolica dovrebbe essere Cristiana e far sapere
a tutti la parola di Cristo, quello che in 2.000 anni non ha mai fatto. I veri
Cristiani pregano per il Papa, affinché si ravvedi, che il suo insegnamento
non sia idolatria, e che il Papa non sia il Dio in terra e che le persone non
devono confessarsi ai preti, frati, vescovi, cardinali, ma dovrebbero essere
loro a confessarsi davanti a tutto il mondo. Io spero tanto che se degli altri
fanatici religiosi, che oggi posseggono dei missili atomici, dovessero vendicarsi
contro i “Cristiani Cattolici” , sappiano che i veri Cristiani non
hanno mai fatto guerre contro nessuno!
11-01-2010 ELUANA, CASO ARCHIVIATO DA GIP UDINE
Il Gip di Udine, Milocco ha emesso oggi il decreto di archiviazione verso Beppino
Englaro e altre 13 persone, per l’ipotesi di omicidio volontario dopo
la morte di Eluana Englaro. Il Gip ha accolto l’istanza di archiviazione
presentata il 26 novembre dalla Procura di Udine, al termine delle indagini
partite dopo la morte di Eluana, in febbraio nella clinica La Quiete, 17 anni
di stato vegetativo. “Per uno che ha sempre agito nella legalità
e nella trasparenza non poteva esserci altra conclusione”, ha detto il
padre.
08-02-2010 MORTE ELUANA, IL PADRE: “LO RIFAREI”
“Rifarei tutto quel che ho fatto, senza cambiare una virgola. Le indicazioni
di Eluana erano un valore assoluto, e io, dentro la società, mi sono
mosso con la massima trasparenza, rivendicando un diritto, il diritto di Eluana”.
Beppino Englaro, a un anno dalla morte della figlia, rifarebbe tutto perché,
dice, la sua battaglia, cominciata nel gennaio di 11 anni fa, non aveva altro
scopo che ottenere dalla legge il riconoscimento della “libertà
di poter scegliere di morire, perché nessuno può imporre di vivere
senza limiti”.
26-06-2010 GERMANIA, NON PUNIBILE EUTANASIA PASSIVA
La Corte di giustizia tedesca si è espressa a favore dell’eutanasia
passiva, stabilendo che non è punibile l’interruzione di cure che
mantengono in vita un malato contro la sua volontà. Nella fattispecie,
un avvocato era stato condannato a 9 mesi di reclusione per aver consigliato
ad una sua cliente di staccare i tubi dell’alimentazione che tenevano
in vita la madre, in coma da 5 anni. La donna aveva espresso il desiderio di
non essere mantenuta in vita, qualora fosse entrata in coma. “Tagliare
il tubo dell’alimentazione è un modo accettabile per interrompere
il trattamento”, ha detto uno dei giudici.
08-02-2011 STATI VEGETATIVI: a due anni da morte Eluana, domani Giornata nazionale
E' stata pubblicata il 18 gennaio scorso sulla Gazzetta Ufficiale la direttiva
del presidente del Consiglio dei ministri che indice la ''Giornata nazionale
degli stati vegetativi'' per domani, il 9 febbraio, giorno in cui, nel 2009,
mori' dopo l'interruzione di idratazione e nutrizione assistita, Eluana Englaro,
la donna che, dopo un incidente stradale avvenuto il 18 gennaio 1992 si era
ritrovata, allora ventenne, in stato vegetativo permanente. La direttiva e'
stata firmata dal premier Silvio Berlusconi e dal ministro della Salute, Ferruccio
Fazio, e spiega che ''nell'ambito di tale giornata, le amministrazioni pubbliche
e gli organismi di volontariato, si impegnano a promuovere, nell'ambito delle
rispettive competenze, attraverso idonee iniziative di sensibilizzazione e solidarieta',
l'attenzione e l'informazione su questo tipo di disabilita', che coinvolge oltre
al malato, in maniera assai rilevante, i familiari''. Intanto, e' di pochi giorni
fa il botta e risposta sulla giornata tra Fulvio De Nigris, direttore del Centro
Studi per la Ricerca sul Coma dell'associazione bolognese ''Gli Amici di Luca'',
e Beppino Englaro, il padre di Eluana.
15-02-2012 BIOTESTAMENTO, LEGGE ‘DISPERSA’
Quando mori' Eluana Englaro, il 9 febbraio 2009, il parlamento non si occupo'
d'altro per giorni: la legge sul biotestamento era la priorita'. Bisognava chiudere
presto, dare al paese una normativa che, secondo gli intenti della maggioranza
di allora, quella guidata da Silvio Berlusconi, doveva impedire che ci potesse
essere un nuovo caso Englaro. Bisognava dire un "no" chiaro all'eutanasia
e mettere regole rigide attorno alle disposizioni anticipate di trattamento
da parte dei cittadini. Ovvero nessuno stop ad alimentazione e idratazione in
caso di perdita permanente di coscienza. Fatta eccezione per i casi in cui queste
diventano dannose per il paziente. Un passaggio che per gli operatori sanitari
"era gia' scontato". L'ultima parola deve sempre spettare al medico.
Dunque, subito giu' il testo, firmato dal senatore Raffaele Calabro', poi la
corsa a Palazzo Madama per arrivare al si'. Una corsa che ha subito un brusco
rallentamento alla Camera dove il testo e' passato dopo un iter lungo (due anni)
e con diverse modifiche. L'insediamento del governo Monti ha messo infine all'angolo
la legge (contestatissima fuori e anche da una buona parte del parlamento) che
stava riprendendo il suo cammino in commissione Sanita' al Senato. Ma c'e' chi
pensa che si possa ancora chiudere, che la norma che affida al medico l'ultima
parola sul trattamento terapeutico che un paziente puo' rifiutare o meno quando
finisce in condizioni di incoscienza permanenta 's'abbia da fare'.
Mai stop idratazione-alimentazione, l'ultima parola spetta al medico
Il testo uscito dal Senato nella primavera del 2009 aveva spaccato maggioranza
e opposizione e sollevato un vespaio di polemiche fra gli operatori del settore
sanitario. Quello a cui la Camera ha dato l’ok, nel luglio del 2011, non
ha ricomposto le divisioni. Soprattutto perche' resta il "no" assoluto,
non tanto all'eutanasia, su cui gli italiani stessi restano molto divisi, ma
perche' impedisce ai cittadini di scrivere nero su bianco che non vorranno essere
alimentati e idratati artificialmente in caso di perdita permanente di coscienza.
Divieto di eutanasia o di aiuto al suicidio - Nutrizione e alimentazione artificiali
mai oggetto di dichiarazioni anticipate di trattamento e divieto di sospenderle
a meno che non siano piu' efficaci nella fase terminale della vita. Ecco i nodi
del testo uscito da Montecitorio. Anche la platea dei fruitori delle Dat, Dichiarazioni
anticipate di trattamento, e' stata ristretta.
Divieto di eutanasia - La legge "riconosce e tutela la vita umana, quale
diritto inviolabile e indisponibile, garantito anche nella fase terminale dell'esistenza
e nell'ipotesi in cui la persona non sia piu' in grado di intendere e di volere,
fino alla morte accertata". Esplicito il "divieto di ogni forma di
eutanasia e ogni forma di assistenza o di aiuto al suicidio" con riferimento
agli articoli 575 (omicidio), 579 (omicidio del consenziente) e 580 (istigazione
o aiuto al suicidio) del codice penale. Il medico e' obbligato a informare il
paziente sul divieto di eutanasia. E' stabilito il principio dell' "alleanza
terapeutica" nelle fasi del fine vita. Nel passaggio alla Camera, e' stato
inserito il diritto per i pazienti terminali o in condizione di morte prevista
come imminente di essere assistiti con un'adeguata terapia del dolore secondo
quanto previsto dai protocolli delle cure palliative.
Consenso informato - Ogni trattamento sanitario e' attivato previo consenso
informato esplicito dopo corrette informazioni dei medici. L'alleanza terapeutica
si esplicita in un documento di consenso informato, firmato dal paziente, che
diventa parte integrante della cartella clinica.
Stop idratazione e alimentazione solo per malati terminali - Idratazione e
alimentazione non possono mai essere interrotte. L'unica eccezione diventa quella
dei malati terminali nel caso "risultino non piu' efficaci nel fornire
al paziente i fattori nutrizionali necessari alle funzioni fisiologiche essenziali
del corpo". Il disegno di legge Calabro' conteneva il divieto assoluto
dello stop. In commissione Affari sociali di Montecitorio la previsione era
stata 'ammorbidita' con l'eccezione della non assimilazione. Poi e' arrivata
l'ulteriore 'stretta' in aula con la speficificazione della "fase terminale"
del malato. Alimentazione e idratazione artificiale "non possono formare
oggetto" di Dat.
In Dat solo orientamenti su trattamenti - L'aula della Camera ha circoscritto
ulteriormente i contenuti del biotestamento. Nelle Dat si potranno esprimere
"orientamenti" (e non volonta') solo sui trattamenti che si intende
attivare, ma non su quelli che si vuole sospendere o a cui ci si rifiuta di
essere sottoposti. I trattamenti vengono ora definiti "terapeutici"
e non piu' "sanitari". Rimane comunque la previsione che si possa
rinunciare a cio' che e' "di carattere sproporzionato o sperimentale",
ossia l'accanimento terapeutico.
Ristretta la platea - Nel passaggio dal Senato alla Camera, si era ampliata
la platea dei beneficiari: le Dat si sarebbero applicate non piu' solo agli
stati vegetativi, ma anche a chi si trovava "nella incapacita' permanente
di comprendere le informazioni circa il trattamento sanitario e le sue conseguenze".
Con un nuovo emendamento si stabilisce invece che le Dat valgono solo quando
c'e' "accertata assenza di attivita' cerebrale integrativa cortico-sottocorticale".
Nella pratica, si tratta di un ritorno agli stati vegetativi.
Video-ricostruzioni vietate - Niente videotestamenti o ricostruzioni di intenti
fatte a posteriori. Il biotestamento si potra' fare solo in forma scritta o
dattiloscritta con firma autografa del soggetto interessato. "Eventuali
dichiarazioni di intenti o orientamenti espressi dal soggetto al di fuori delle
forme e dei modi previsti dalla presente legge non hanno valore e non possono
essere utilizzati ai fini della ricostruzione della volonta' del soggetto".
Le Dat saranno raccolte in un registro nell'ambito di un archivio unico nazionale
informatico presso il ministero della Salute. Potranno essere redatte presso
il medico curante e registrate (ma non c'e' l'obbligo) presso le Asl che poi
le trasmetteranno all'archivio del ministero. Le Dat hanno validita' di 5 anni
e possono essere rinnovate.
Nomina fiduciario o intervengono i familiari - Nel testamento biologico si
puo' nominare un fiduciario. Se questo non avviene, i compiti assegnati a quest'ultimo
passano in mano ai familiari, nell'ordine previsto dal codice civile per le
successioni dei beni materiali. Si parte, dunque, dai genitori, passando per
i figli e i successivi gradi di parentela.
Niente piu' collegio 'ad hoc' per controversie - Nel passaggio alla Camera
'salta' la previsione di un collegio medico, designatto dall'azienda sanitaria,
per dirimere le controversie tra medico e fiduciario. In pratica, il medico
curante torna ad avere piu' potere decisionale, visto che gli orientamenti del
malato saranno da lui valutate "in scienza e coscienza in applicazione
del principio dell'inviolabilita' della vita umana". Il medico non sara'
piu' 'stoppato' da una commissione di parere diverso. E sempre in tema di controversie,
e' stato soppresso l'articolo che consentiva l'autorizzazione del giudice tutelare
sui trattamenti sanitari in caso di contrasti tra i soggetti legittimati a esprimere
il consenso.
10-02-2012 I 3500 PAZIENTI COME ELUANA ENGLARO
Sono 3500, dice Margherita De Bac sul Corriere della Sera, i pazienti in stato
vegetativo permanente di cui 3 su 10 nutriti in modo artificiale. Le storie
raccontate nell’articolo sono toccanti: Trentotto anni. Da 38 anni chiuso
in un sonno profondo e irreversibile. Accudito in casa dalla mamma in un paesino
della Calabria. Triste primato italiano e forse mondiale. Un uomo che dopo un
incidente avvenuto nell’infanzia non ha più recuperato contatti
e percezione dell’ambiente. È lì, come tanti altri, curato
dall’amore materno. Come lo è stata Eluana Englaro, morta il 9
febbraio di tre anni fa. Dalla sua storia lo stimolo a istituire, non senza
polemiche, una Giornata nazionale di riflessione. «Ci siamo stupiti anche
noi di trovare un caso così antico»: non nasconde la sorpresa di
ricercatrice Matilde Leonardi, neurologa dell’Istituto Besta, coordinatrice
di un progetto avviato due anni fa dal ministero della Salute per scoprire il
pianeta delle persone in stato vegetativo e di minima coscienza, due fasi dei
disturbi successivi al coma. C’è dibattito intorno alle definizione:
«Non parliamo di morti viventi, ma di vivi» chiarisce Adriano Pessina,
docente di bioetica alla Cattolica. I dati scientifici sono stati presentati
ieri dalministro della Salute Renato Balduzzi, impegnato nell’ambito dei
limiti di bilancio «a dare la priorità ai più fragili, ai
non autosufficienti che non saranno abbandonati ». Un appuntamento disertato
da 36 associazioni che rappresentano i familiari dei malati: «Chi siamo,
quanti siamo e dove siamo, noi lo sappiamo bene da tempo — è scritto
in un loro comunicato —. Quello che avremmo voluto sapere è cosa
fare per il futuro. Visto che si annunciano anche numerose novità scientifiche».
«È necessario sostenere le famiglie — dice Paolo Maria Rossini,
neurologo della Cattolica di Roma e collaboratore del San Raffaele di Cassino—e
approfondire la ricerca perché in queste persone il cervello percepisce
e si esprime in modo diverso: dobbiamo riuscire a decodificare questi input
per capire così i primi segnali di un possibile risveglio. Ma in Italia
assistenza e ricerca sono all’avanguardia ».
12-02-2012 DA ELUANA AD OGGI, LE TAPPE DELLA LEGGE SUL BIOTESTAMENTO
La legge sul testamento biologico, approvata oggi alla Camera, ha alle spalle
una storia lunga e travagliata, che risale a oltre due anni fa per quanto riguarda
l'iter dell'attuale legge, ma che affonda le sue origini molto più indietro.
2005. Già nel 2005 il centrodestra aveva proposto un disegno di legge,
votato all'unanimità in commissione Igiene e Sanità del Senato,
ma mai approdato in Aula.
2006. Nel 2006 è la volta del centrosinistra, con un ddl fortemente voluto
dal senatore Ignazio Marino, ma anche in questo caso la proposta si arena.
2009: IL DRAMMA DI ELUANA. Il dramma di Eluana Englaro scuote la politica italiana.
La giovane muore dopo 17 anni di stato vegetativo il 9 febbraio 2009, nel pieno
di feroci polemiche politiche. L'autorizzazione da parte della Cassazione a
fermare l'alimentazione e l'idratazione ad Eluana era arrivata il 13 novembre
2008 e dopo poco meno di un mese, il 16 dicembre 2008, l'allora ministro del
Welfare Maurizio Sacconi aveva firmato un atto di indirizzo definendo "illegale"
l'intervento di strutture sanitarie pubbliche e convenzionate per interrompere
idratazione e alimentazione. Alla fine Beppino Englaro e i suoi legali riescono
a trovare una struttura, 'La Quiete' di Udine, che assisterà la giovane
nei suoi ultimi giorni. Il 6 febbraio del 2009 vengono sospese nutrizione e
idratazione, proprio mentre il Consiglio dei Ministri approva un decreto legge
che impone l'obbligo di alimentazione e idratazione per soggetti non autosufficienti.
Tuttavia il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non firma il decreto.
La maggioranza a quel punto trasforma il decreto in un ddl, che si compone di
un solo articolo e che ricalca fedelmente il decreto. La discussione al Senato
è in corso la sera in cui giunge la notizia della morte di Eluana. A
questo punto la maggioranza decide di superare la logica d'urgenza che aveva
ispirato il decreto e il ddl, per lavorare a una legge più organica che
regolamenti il tema delle dichiarazioni anticipate di trattamento. IL DDL CALABRO'.
E' il ddl Calabrò, approvato il 26 marzo 2009 dal Senato con 150 voti
favorevoli, 123 contrari e 3 astensioni. Il provvedimento arriva in Commissione
Affari Sociali della Camera a luglio del 2009. In Commissione il testo rimarrà
per ben dieci i mesi di lavoro prima di essere licenziato il 13 maggio 2010.
Poi, un lungo stop, fino al marzo di quest'anno, quando il testo ritorna in
Aula per un'approvazione che sembrava imminente. Invece, nuovi rinvii (l'inversione
dell'odg chiesto dall'Udc il 27 aprile, la lettera scritta ai deputati del Pdl
dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il voto della questione pregiudiziale
e della sospensiva, l'ennesimo rinvio a dopo i ballottaggi delle amministrative)
fanno slittare il voto finale fino al 5 luglio, quando la Camera ha ripreso
la discussione. Oggi il voto. Ora il testo dovrà tornare al Senato per
il via libera definitivo.
16-02-2012 ENGLARO, TRE ANNI FA MORIVA ELUANA: “LA BATTAGLIA CONTINUA”
Se n'è andata via in silenzio, mentre infuriavano le polemiche sul suo
destino. Mentre la politica si accaniva in Parlamento attorno al suo corpo,
simbolo involontario dello scontro su eutanasia e libertà di cura. Il
9 febbraio 2009, tre anni fa, Eluana Englaro moriva a Udine, nella clinica 'La
Quiete', grazie alla battaglia a suon di carte bollate condotta da suo padre
Beppino nei tribunali. Diciassette anni di stato vegetativo passati inchiodata
ad un letto Eluana non avrebbe mai voluto passarli. Suo padre lo sapeva: la
figlia gliel'aveva scritto nero su bianco. Ma non c'era legge a cui ci si potesse
appellare per convincere i medici a staccare quella spina. Ci hanno dovuto pensare
i magistrati a colmare quel vuoto. Dopo nove anni di ricorsi in tribunale Beppino
ha vinto la sua battaglia nel novembre del 2008 quando la Cassazione ha detto
sì al distacco del sondino che teneva in vita forzata, dopo un incidente
stradale, la figlia. Tre anni dopo la morte di Eluana, con il Parlamento ad
un passo dall'approvazione di una legge sulle disposizioni anticipate di trattamento
(il cosiddetto biotestamento, ndr), Beppino non ha smesso di lottare. Stavolta
l'obiettivo, spiega nell’intervista alla Dire, non è il destino
della sua ragazza, ma “il diritto dei cittadini ad avere libertà
di cura”. Englaro, il senatore Calabrò, autore del disegno di legge
sul biotestamento, un testo nato sull'onda della morte di Eluana, ritiene che
quella proposta vada approvata entro la legislatura. Il Parlamento insiste…
“Quella legge è incostituzionale. Continuerò sempre a ripeterlo.
Perché c'è da chiedersi come mai una persona capace di intendere
e di volere possa decidere del suo destino e delle cure che vuole e non vuole,
mentre se finisci in stato vegetativo non hai più il potere di decidere
niente. Stiamo parlando di libertà e diritti fondamentali e il Parlamento
non può limitare la libertà di cura dei cittadini. Non credo che
i cittadini si lasceranno togliere alcuna libertà. Certamente ci saranno
dei ricorsi, quella legge è incostituzionale. La Costituzione prevede
la libertà di cura”.Lei crede che il cambio di governo possa sbarrare
la strada a quel provvedimento?”Mi sembra che il governo sia affaccendato
in altre questioni di grande urgenza. Il Parlamento è qualcos'altro ed
è convinto di quello che ha fatto, crede in quel testo che, secondo quanto
ripete sempre il senatore Calabrò, 'gode di un appoggio trasversale'.
Io dico solo che se vogliono legiferare devono farlo in modo costituzionale.
La mia non è una battaglia per l'eutanasia, ma per la libertà
di cura. Lo ha detto la sentenza della Corte Suprema: l'autodeterminazione terapeutica
non può incontrare un limite”. Intanto, però, è cambiato
il clima attorno a questi temi. Non le sembra? “Rispetto al 1992, anno
dell'incidente di Eluana, è cambiato tutto. Ora il cittadino, dopo la
vicenda di mia figlia, non si lascerebbe imporre una limitazione alle proprie
libertà. Tanto che abbiamo gente che si rivolge persino al sindaco della
propria città per certificare le proprie disposizioni anticipate di trattamento.
Il clima culturale si è rovesciato in questi anni. La storia di Eluana
lo ha rovesciato. Il cittadino normale vuole disporre della sua salute”.
Lei ha più volte detto che rifarebbe tutto quello che ha fatto. Ma che
clima respira intorno a lei e alla sua battaglia? “Non passa giorno senza
che io incontri qualcuno che mi ringrazia per quello che ho fatto. Le persone
mi chiedono di andare avanti, di continuare a informare. Poi certo c'è
anche chi mi dà contro, è chi ha come convincimento la sacralità
della vita. Ma io faccio riferimento alla Costituzione”. C'è chi
le chiede di mostrare una volta per tutte le foto di Eluana per dimostrare cosa
accade ad una vita, ad un corpo, dopo diciassette anni di coma vegetativo. Lo
farà mai? “Mai e poi mai. Eluana si era espressa su questo, non
avrebbe mai voluto e io rispetterò fino in fondo la volontà di
mia figlia. Il rispetto verso se stessa e gli altri lo aveva dentro il suo dna”.
Il 9 febbraio è il terzo anniversario della morte di sua figlia. Sarà
da qualche parte a raccontare questa storia? “Per me il 9 febbraio è
la giornata del silenzio, è un giorno privato. Ogni anno, da tre anni,
penso al fatto che ci sono voluti 6.233 giorni per portare avanti la battaglia
cominciata il 18 gennaio 1992. E poi penso a mia figlia che incarnava la libertà
allo stato puro. E alla violenza che abbiamo subito in quei giorni come famiglia.
Quello che hanno fatto il Parlamento, il Presidente del Consiglio Berlusconi,
il governo fu di una violenza inaudita”. Il regista Bellocchio sta girando
un film che ha sullo sfondo la vicenda di sua figlia. Che ne pensa, che effetto
le fa? “Bisogna vedere quello che farà Bellocchio. Ma il fatto
che un regista di quel livello si occupi di questi temi per me è il massimo”.
13-03-2013 CASO ELUANA ENGLARO, ASSOLTI L’AVVENIRE E IL GIORNALE
I quotidiani Avvenire e Il Giornale, gli ex direttori Dino Boffo e Mario Giordano,
i giornalisti Paolo Lambruschi e Irene Giurovich e il neurologo Gian Luigi Gigli
sono stati assolti nel procedimento civile avviato dal medico Amato De Monte,
che aveva chiesto un risarcimento danni pari a due milioni di euro per una presunta
diffamazione a mezzo stampa nella vicenda di Eluana Englaro. De Monte aveva
attuato il protocollo di distacco dell’alimentazione e idratazione di
Eluana alla Quiete di Udine.
21-06-2017 ENGLARO, CONSIGLIO STATO: RISARCIRE PADRE
Il padre di Eluana Englaro, Beppino, verrà risarcito di quasi 133mila
euro dalla Regione Lombardia. Lo ha deciso il Consiglio di Stato respingendo
il ricorso della Regione che non si fece carico del ricovero della ragazza,
in stato vegetativo per 17 anni, in una struttura sanitaria adeguata per la
sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione come richiesto dal padre.
Per questo Eluana fu poi trasferita dalla casa di cura di Lecco alla casa di
riposo la Quiete di Udine dove morì il 9 febbraio 2009.
23-06-2017 EUTANASIA RIFIUTATA A ELUANA ENGLARO MARONI: PAGHEREMO IL RISARCIMENTO
Il verdetto del Consiglio di Stato: a papà della giovane rimasta 17 anni
in stato vegetativo dovranno essere versati 133mila euro perché non fu
applicata la sentenza che consentiva di «staccare le macchine» che
tenevano in vita la ragazza.
Un risarcimento di 133mila euro a favore di Beppino Englaro, il padre di Eluana,
la giovane morta nel 2009 dopo 17 anni trascorsi in stato vegetativo in seguito
a un incidente stradale. È la cifra che la Regione Lombardia dovrà
pagare in seguito a una sentenza del Consiglio di Stato; il verdetto quanto
era già stato stabilito dal Tar della Lombardia. La decisione scaturisce
dal rifiuto della lombardia in una struttura dove Eluana avrebbe dovuto essere
accompagnata alla morte o la sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione
forzate che la tenevano in vita.
MARONI: «PAGHEREMO»
E a differenza del suo predecessore Roberto Formigoni, ora il governatore lombardo
Roberto Maroni, annuncia un cambio di rotta. «Daremo corso alla sentenza»
ha detto Maroni a margine di un appuntamento istituzionale. La regione rinuncia
così a un appello in Cassazione e accetta di risarcire la famiglia Englaro.
LA BATTAGLIA LEGALE
Nel 2009, dove una interminabile battaglia giudiziaria, Beppino Englaro aveva
ottenuto il sì da parte della magistratura a spegnere le macchine che
tenevano in vita sua figlia che era ricoverata in una casa di cura di Lecco.
A quel punto però, sia la casa di cura (un istituto religioso) sia la
Regione si erano opposti all’applicazione della sentenza. I familiari
di Eluana erano stati così costretti a trasferire la ragazza alla casa
di cura «La quiete» di Udine; qui Eluana era morta il 9 febbraio
del 2009. Fu una vicenda che catapultò in primo piano la questione del
«fine vita» in Italia. Beppino Englaro riuscì a dimostrare
davanti ai giudici che sua figlia, quando ancora era in vita e sana, aveva manifestato
il desiderio, in caso di un incidente o una malattia, di non essere tenuta in
vita artificialmente. Ma la Regione Lombardia si era opposta all’applicazione
della volontà della famiglia Englaro.
LE PAROLE DELLA SENTENZA
«Non poteva ragionevolmente porsi in dubbio l’obbligo della Regione
di adottare tramite proprie strutture le misure corrispondenti al consenso informato
espresso dalla persona» hanno scritto i giudici amministrativi di secondo
grado. E ancora: «Non potevano sussistere seri dubbi circa la portata
dell’obbligo della Regione di provvedere a fornire la necessaria prestazione
sanitaria, nel rispetto dell’accertato diritto della persone assistita
all’autodeterminazione terapeutica, presso una delle strutture sanitarie
regionali». La Lombardia «pertanto, era tenuta a continuare a fornirle
la propria prestazione sanitaria, anche se in modo diverso rispetto al passato,
dando doverosa attuazione alla volontà espressa dalla stessa persona
assistita, nell’esercizio del proprio diritto fondamentale all’autodeterminazione
terapeutica».
23-06-2017 ELUANA ENGLARO, IL CONSIGLIO DI STATO DÀ RAGIONE AL PADRE:
"LA LOMBARDIA LO RISARCISCA"
Confermato un danno da 133 mila euro: la Regione non si fece carico del ricovero
della donna in una struttura adeguata per la sospensione dell'alimentazione.
La donna era in stato vegetativo da 17 anni.
L'idea di Beppino Englaro, di rivolgersi ai giudici e "fare tutto alla
luce del sole", perché "solo nella legalità esiste la
libertà" ha dato ancora una volta ragione al papà di Eluana:
il Consiglio di Stato, respingendo il ricorso della Regione Lombardia, ha confermato,
come aveva già fatto il Tar, il diritto al risarcimento e l'ha fissato
in 133mila euro.
Bisogna ricordare che, dopo la sentenza della Cassazione, che consentiva la
fine della nutrizione forzata della paziente, ammettendo che potesse essere
lasciata andare dopo diciassette anni di stato vegetativo, l'allora presidente
Roberto Formigoni non ottemperò alla decisione dei giudici. Impedì
che Eluana Englaro venisse ricoverata in un hospice, dichiarò che non
sarebbe morta in alcuna struttura sanitaria lombarda, come se la Lombardia non
facesse parte dello Stato Italiano.
ARCHIVIO - L'INTEVISTA A ENGLARO: "COSÌ NESSUNO SOFFRIRÀ
PIÙ COME NOI"
Papà Beppino ottenne dalla clinica "La quiete" di Udine ciò
che il Pirellone aveva vietato, ma aveva deciso, con il legale Vittorio Angiolini,
di proseguire l'azione giudiziaria. Il Tar aveva dato ragione alla famiglia
Englaro e il leghista Roberto Maroni, dopo aver annunciato che non avrebbe fatto
ricorso, l'aveva invece fatto, continuando a muoversi nel solco del suo predecessore:
oggi la secca sconfitta, per entrambi.
Eluana spirò il 9 febbraio 2009, l'autopsia rivelò l'enorme riduzione
della massa cerebrale, non poteva sentire gli stimoli della fame e della sete,
ma quanto stabilito dalla scienza e dalla magistratura è arrivato in
grande ritardo al mondo della politica: l'approvazione definitiva del testamento
biologico è vicina, ma non ancora è legge dello Stato.
Il risarcimento riconosciuto a Englaro riguarda, tra le altre cose, anche le
spese di piantonamento fisso della struttura dove Eluana morì, per far
fronte alla "presenza di telecamere e giornalisti", ai "sit-in
sotto la clinica" alla possibile presenza di "facinorosi", con
il "conseguente rischio di lesione del diritto al rispetto della dignità
umana".
I giudici, insomma, mettono in primo piano Eluana Englaro, che ha "subito"
in questa vicenda il "danno più grave", la "violazione
del proprio diritto all'autodeterminazione in materia di cure" per cui
"contro la sua volontà" ha subito "il non voluto prolungamento
della sua condizione, essendo stata calpestata la sua determinazione di rifiutare
una condizione di vita ritenuta non dignitosa, in base alla libera valutazione
da essa compiuta". In merito alla decisione del Consiglio di Stato interviene
l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera: "Le sentenze
non si commentano, ma si attuano, per questo, ancorché i fatti oggetto
della sentenza di oggi siano imputabili alla precedente amministrazione, procederemo
al risarcimento di Beppino Englaro".
21-07-2017 RISARCIMENTO PER ELUANA, BEPPINO ENGLARO: FIERO DEI MAGISTRATI
È un inferno trovarsi in una situazione del genere e vedere che una Regione
ostacola in una maniera illegittima l'esercizio di questo diritto fondamentale
sancito dalla Cassazione.
E in questo caso la magistratura ha risposto a questa domanda di giustizia e
ha dimostrato di non essere serva di nessun potere».
Beppino Englaro commenta a Effetto Notte, ospite di Roberta Giordano, su Radio24,
la decisione del Consiglio di Stato, che ha respinto il ricorso della Regione
Lombardia e detto sì al risarcimento a Beppino Englaro.
La Regione non si fece carico del ricovero di Eluana, in stato vegetativo
per 17 anni, in una struttura sanitaria adeguata per la sospensione dell'alimentazione
e dell'idratazione come richiesto dal padre. Per questo Eluana fu poi trasferita
dalla casa di cura di Lecco alla casa di riposo la Quiete di Udine dove morì
il 9 febbraio 2009. A Beppino Englaro la Regione dovrà risarcire quasi
133.000 euro.
Una volta stabilito, in sede civile, con sentenza della Cassazione, il diritto
di Eluana Englaro a sospendere il trattamento di sostegno vitale, sottolineano
i giudici, «non poteva ragionevolmente porsi in dubbio l'obbligo della
Regione di adottare tramite proprie strutture le misure corrispondenti al consenso
informato espresso dalla persona».
«La Regione - continua il padre di Eluana - ha ostacolato in maniera illegittima
l'esercizio di un diritto fondamentale sancito dalla Cassazione. Formigoni ce
lo poteva risparmiare. La politica è stata scomposta a tutti i livelli.
Quindi dobbiamo essere fieri di questa magistratura, che ha dato risposte di
altissimo livello. Di più in questo caso la magistratura non può
fare».
07-11-2017 BIOTESTAMENTO, BEPPINO ENGLARO: “RISPETTO AI TEMPI DI ELUANA
ORA L’OPINIONE PUBBLICA È PRONTA, MA IL PARLAMENTO È INERTE”
“L’opinione pubblica adesso è ben informata, ma è
l’inerzia del Parlamento che ci preoccupa”. Lo dice Beppino Englaro
a margine dell’incontro “Le scelte di fine vita nella legislazione
italiana” organizzato a Milano dall’associazione Luca Coscioni.
A più di otto anni dalla morte di Eluana Englaro in Italia non è
stata ancora approvata una legge sul testamento biologico, nonostante la sensibilità
della società si sia trasformata: “Io (nel 2009, ndr) ho trovato
il deserto anche dentro l’opinione pubblica riguardo alla libertà
e al diritto fondamentale di Eluana di autodeterminarsi”, dice Englaro.
Lo stallo della politica viene sottolineato anche da Mina Welby, moglie di Piergiorgio
Welby e co-presidente dell’associazione Luca Coscioni: “Le singole
persone che stanno dentro al parlamento, non tutte ma molte, non riescono a
mettersi nella condizione di pensare alle sofferenze delle persone che chiedono
di poter scegliere per se stessi”.
05-12-2017 BIOTESTAMENTO, ACCELERAZIONE AL SENATO: SUBITO IN AULA. ALFANO:
"AP VEDRÀ IL MERITO. NO A EUTANASIA"
ROMA - Disco verde sul testamento biologico, le norme che regolano il fine vita.
Con un'accelerazione improvvisa la conferenza dei capigruppo ha deciso che la
legge arrivi da oggi stesso nell'aula del Senato per l'inizio della discussione
generale.
E così il provvedimento - approvato alla Camera lo scorso aprile e fermo
in commissione a Palazzo Madama - riuscirà a vedere la luce, grazie all'intesa
fra M5s e Pd che, tramite il capogruppo Luigi Zanda, ne ha chiesto la calendarizzazione
immediata. "Abbiamo ottenuto di dare dignità alle persone"
per quanto riguarda il fine vita, ha spiegato fuori dal coro il senatore M5S
Giovanni Endrizzi, ma "nessun gruppo ha sostenuto la nostra battaglia sui
vitalizi" che sono stati tolti dal calendario. "Se siamo pronti a
votare eventuali "canguri" per approvare subito il biotestamento?
Valuteremo, vedremo quanti emendamenti verranno presentati...".
Favorevole Mdp, contrari i centristi di Ap (per i quali la legge è "il
cavallo di Troia per l'eutanasia").
Sul testo della legge "faremo una valutazione di merito ma noi siamo contrari
all'eutanasia" ha affermato da Bruxelles il ministro degli Esteri Angelino
Alfano, leader di Ap, al termine della riunione informale dei ministri degli
esteri Ue con il segretario di Stato americano Rex Tillerson.
"Se non verranno accolte le nostre richieste sul ruolo del medico e su
alimentazione e idratazione, che non sono trattamenti medici, Alternativa popolare
voterà no" ha ribadito Maurizio Lupi.
Contraria anche la Lega (che ha annunciato 1820 emendamenti), mentre Forza Italia,
che riunirà il gruppo alle 19, probabilmente darà libertà
di coscienza ai suoi senatori.
NULLA DI FATTO PER LO IUS SOLI:
Il biotestamento potrebbe essere dunque l'ultima legge importante a passare
in questo scorcio di legislatura. Entro domani alle 14 scade il termine per
presentare gli emendamenti. Nulla di fatto, invece, per lo ius soli, confinato
all'ultimo punto del calendario dei lavori di dicembre di Palazzo Madama senza
alcuna data per l'inizio dell'esame, benché oggi anche il ministro e
vicesegretario dem Maurizio Martina abbia ribadito la "fortissima"
volontà del Pd di "fare un finale di legislatura nel segno dei diritti"
e Zanda ritenga "realistica" la costruzione di una maggioranza.
Insorgono i senatori di Liberi e Uguali (Leu): "Metterlo come ultimo argomento
in discussione dell'aula è una presa in giro - dice la capogruppo di
Mdp Cecilia Guerra - verso gli 800 mila ragazzi e le loro famiglie che aspettano
una risposta sulla cittadinanza".
Ma la norma non ha i numeri per passare se non con un voto di fiducia, che
però rischia di far cadere il governo in anticipo.
"Lo ius soli non è una priorità", ha detto il senatore
M5S Giovanni Endrizzi.
La mobilitazione dei radicali. "Crediamo che le condizioni per approvare
in questa legislatura la legge sullo ius soli ci siano ancora e per questo non
bisogna smettere di lottare. Domani quindi saremo in piazza per una giornata
di grande mobilitazione che abbiamo organizzato come radicali italiani insieme
ad 'a buon diritto', con la partecipazione di tante organizzazioni e personalità".
Lo annunciano Riccardo Magi, Antonella Soldo e Silvja Manzi, segretario, presidente
e tesoriere di radicali italiani, promotori della mobilitazione "Ius soli:
ancora uno sforzo", in programma a Roma domani pomeriggio davanti a Palazzo
Madama e poi a Montecitorio a favore della legge sulla cittadinanza.
GRASSO RICEVE ASSOCIAZIONE COSCIONI:
In mattinata il presidente del Senato Pietro Grasso ha ricevuto i rappresentanti
dell'associazione radicale Luca Coscioni, in prima linea nel sostegno al biotestamento.
Mina Welby, co-presidente dell'associazione, Filomena Gallo, segretario nazionale,
e Carlo Troilo, membro del consiglio generale, gli hanno consegnato le oltre
27mila firme raccolte in calce all'appello di Dj Fabo per l'approvazione della
legge senza modifiche, come auspica anche il ministro della Giustizia Andrea
Orlando. "In tutto l'Occidente solo Italia e Irlanda sono prive di queste
norme di civiltà", affermano i dirigenti dell'associazione.
IL FAMILY DAY E I CONTRARI AL BIOTESTAMENTO:
In contemporanea si è svolta nella sala Nassiriya di Palazzo Madama una
conferenza stampa del "Family day" di Massimo Gandolfini (che avverte:
"Ce ne ricorderemo alle urne") e del fronte parlamentare contrario
al fine vita, con esponenti di Lega, Fratelli d'Italia (Giorgia Meloni), Idea
(Gaetano Quagliariello e Carlo Giovanardi) e Forza Italia (Maurizio Gasparri).
Dopo la calendarizzazione della legge, il leader del Carroccio Matteo Salvini
commenta: "Pessima fine di una pessima legislatura".
GLI APPELLI:
La necessità di una legge che regoli il fine vita è stata sottolineata
negli ultimi dieci anni da storie drammatiche, pubbliche e private: da Eluana
Englaro a Piergiorgio Welby al già citato caso di Dj Fabo. Un'attesa
che si protrae, tra divisioni all'interno dello stesso Pd tra laici e cattolici,
nonostante gli appelli dei senatori a vita Elena Cattaneo, Mario Monti, Renzo
Piano e Carlo Rubbia e degli ormai oltre 80 sindaci, da Roma a Milano, da Napoli
a Torino, da Palermo a Padova, da Parma a Reggio Calabria. Fino all'intervento
di Papa Francesco, che ha sottolineato come evitare l'accanimento terapeutico
non equivalga all'eutanasia.
Lo scorso 26 ottobre la relatrice del provvedimento, la senatrice del Pd Emilia
De Biasi, si è dimessa dal suo incarico proprio per consentire l'approdo
immediato della legge in aula e aggirare l'ostruzionismo in commissione Sanità.