IL CALVARIO DELLA FAMIGLIA ENGLARO

ELUANA ENGLARO - IL PADRE, PAPÀ, BABBO, CHE PER AMORE DELLA FIGLIOLA VENTENNE, CHE OGGI HA 37 ANNI, È ANCORA MORTA SOPRA UN LETTO, RESPIRA, LA TENGONO IN VITA, PER MODO DI DIRE, IL PAPÀ LOTTA PER UNA GIUSTA CAUSA, AFFINCHÈ NON ABBIA PIÙ DA SOFFRIRE NÉ LA FIGLIA E NEANCHE I GENITORI E PARENTI; LA FIGLIA NON SOFFRE PERCHÉ È IN COMA FOSSE SOTTO ANESTESIA. TUTTA L’UMANITÀ DEL MONDO INTERO SOFFRE PER ELUANA, LA PIÙ PARTE DI LORO PENSA CHE SIA MEGLIO LASCIARLA AL SUO DESTINO. Il Padre di ELUANA ENGLARO è stanco e da tanti anni soffre, si pensa che dica, basta tenere in vita i morti, che non hanno nessuna speranza di vivere. Il Padre di ELUANA dice, con ragione “viviamo in un Stato di diritto”, è stato il commento del Padre. ELUANA quindi può morire 17 anni dopo l’incidente stradale, che l’ha ridotta in uno stato vegetativo permanente. Monsignor FISICHELLA, PRESIDENTE della PONTIFICIA ACCADEMIA per la VITA, o per tener in vita i morti, che hanno un certo costo spaventoso, tenere in vita una persona con il cervello fuori uso, cioè morto; ci deve essere qualcuno che ha interesse a tenere una sfortunata ragazza in questo stato; nessuno si chiede dove vanno finire tutti questi EURO, si sa che delle suore lavorano per tenerla in vita. Quello che si può pensare è che c’è un grosso interesse di denaro, da parte del CLERO e da parte di questa organizzazione Cattolica. Ci piange il cuore per ELUANA e per i suoi famigliari. FISICHELLA ha detto: si manda a una morte di grande sofferenza una ragazza di 37 anni. ELUANA non sente niente, per il suo babbo è una liberazione sia per ELUANA sia per tutti i famigliari, allora chi ha interesse a tenerla in vita, per modo di dire. O che la risuscitano per fare un’altra Santa con una guarigione miracolosa, ci si può aspettare di tutto da chi porta gli handicappati a “Lourdes” per prendere soldi. ELUANA, Stop all’alimentazione forzata; Monsignor FISICHELLA: “È EUTANASIA”. Il Friuli è pronto ad accogliere ELUANA per consentirle di finire questa triste storia e finalmente anche i genitori e parenti soffriranno di meno.

3-1-2009 ENGLARO Casa di cura “Città di Udine” deciderà dopo il 6 gennaio 2009 se accogliere Eluana per attuare sentenza per stop ad alimentazione.

16-01-2009 ELUANA, Casa di cura, “Città di Udine” non accoglierà la donna per attuazione che autorizza sospensione alimentazione.


17-01-2009 ELUANA ENGLARO, Procura di Roma ha iscritto il ministro Sacconi nel registro degli indagati, atto dovuto, dopo la denuncia dei radicali. ELUANA La casa di cura “Città di Udine” non accoglierà Eluana Englaro per l’attuazione della sentenza che autorizza la sospensione del trattamento di alimentazione e idratazione artificiale. Lo ha reso nato la struttura stessa. La decisione è stata presa dal CdA della clinica dopo aver valutato l’atto è stata presa dal CdA Maurizio Sacconi che bloccò il trasferimento di Eluana, in coma da 17 anni. L’atto di Sacconi definisce illegale la sospensione dell’alimentazione artificiale su pazienti in stato vegetativo.
17-01-2009 CASO ELUANA, SACCONI INDAGATO DA ROMA.
La procura di Roma ha iscritto il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, nel registro degli indagati, nell’ambito della vicenda Englaro. L’iniziativa è un atto dovuto, in seguito alla denuncia per violenza presentata dai radicali, è necessario per inviare gli atti al competente tribunale dei ministri. La denuncia, nella quale si ipotizzava la violenza privata aggravata nei confronti della Casa di Cura di Udine, si riferiva alle dichiarazioni di Sacconi, finalizzate – secondo i radicali – a impedire il decreto della Corte d’Appello di Milano. Toccherà ora al Tribunale dei ministri valutare la fondatezza delle accuse.


18-01-2009 ELUANA, Per la curatrice speciale della ragazza potrebbe restare da percorrere solo la strada dell’esecuzione forzata.

19-01-2009 ELUANA, SACCONI: il mio ”è stato un atto di governo doloroso, di indirizzo al sistema sanitario nazionale, in ossequi a legislazione”.


20-01-2009 ELUANA Curatrice dopo offerta da Piemonte: pronti a valutare opportunità per attuare ordinanza, senza ostacoli dell’ultimo momento. ELUANA Bresso, governatore Piemonte: se ci verrà chiesto, per noi ci sono problemi ad accoglierla in strutture pubbliche.

22-01-2009 ELUANA, CARD. POLETTO INVITA A OBIEZIONE.
“La legge di Dio prevale su quella dell’uomo” e per questo motivo i medici cattolici che si trovassero a lavorare nel’ospedale dove si intende interrompere l’alimentazione di una persona, dovrebbero obiettare e rifiutarsi di farlo”. Lo dice il cardinale Severino Poletto arcivescovo di Torino, in un intervista a “Repubblica”. Poletto spiega che “la Chiesa è contraria all’accanimento terapeutico” ma “qui si decide se continuare ad alimentare o no una persona. Questa è eutanasia come a ogni negazione di vita”. (Volendo si può tenere in vita tutte le persone anziane, che hanno ancora il cervello che funziona, ma nel caso di ELUANA, è meglio lasciarla al suo destino, credo che abbia sofferto abbastanza, possa la grazia del Signore accoglierla).


22-01-2009 ELUANA ENGLARO. BRESSO A POLETTO: NON SIAMO PAESE AYATOLLAH
“Non viviamo in una repubblica di ayatollah, nella quale il diritto religioso fa premio sul diritto civile”. È la replica del Presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, alle dichiarazioni dell’Arcivescovo di Torino, Severino Poletto, sul caso Eluana Englaro. Il Cardinale ha invitato i medici all’obiezione di coscienza, nel caso d’interruzione dell’alimentazione forzata. Bresso non entra nel merito delle dichiarazioni di Poletto, “perché sono valutazioni religiose”. Ma l’obiezione di coscienza “consentita solo per l’interruzione di gravidanza – dice – sarebbe rispettata anche in un caso del genere.


23-01-2009 ELUANA, OSPEDALE NOVARA DISPONIBILE.
Non c’è ancora una “candidatura” ufficiale, ma se la famiglia dovesse richiedere assistenza, l’ospedale sarà disponibile ad accogliere Eluana. È quanto comunica il direttore generale dell’Ospedale Maggiore di Novara. “È una decisione indipendente da una mia valutazione personale, vista la sentenza della Cassazione. La legge non consente – spiega il direttore – che sia l’Azienda a fare obiezione di coscienza ma il singolo medico e solo per l’aborto. Da noi – ha concluso la maggior parte dei medici si occuperebbe del caso”.

26-01-2009, ELUANA TAR: ACCOLTO RICORSO CONTRO REGIONE
Il Tar ha accolto il ricorso di Beppino Englaro e a annullato il provvedimento con il quale la regione Lombarda aveva negato la possibilità a tutto il personale sanitario di interrompere l’alimentazione e l’idratazione artificiale a Eluana. La regione Lombarda dovrà anche indicare lei stessa un luogo che soddisfi le esigenze di Englaro. “Conformandosi alla sentenza, l’amministrazione sanitaria, in ossequi ai principi di legalità, dovrà indicare una struttura che sia “confacente” gli intervanti e alle prestazioni strumentali all’esercizio della libertà costituzionale di rifiutare le cure.


26-01-2009 ELUANA, BAGNASCO: NESSUN DIRITTO A MORIRE.
“Togliere l’alimentazione e l’idratazione ad una persona per di più ammalata (moribonda) è determinarla verso un inaccettabile epilogo eutanasico”. Lo ha affermato il Presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco a proposito della vicenda di Eluana Englaro. Bagnasco ha ribadito che il vero diritto di ogni persona umana è a vivere e non a morire. (Io dico: che Eluana è morta 17 anni fa, e voi Cattolici la tenete in vita contro la volontà di Suo Padre e lo state facendo morire anche Lui prima del tempo, soffrendo).


28-01-2009 ELUANA ENGLARO- ENG. FLICK: SERVONO LEGGI CHIARE.
Sul caso Eluana, la Corte Costituzionale ha dato una “risposta tecnica” nel dichiarare inammissibile il conflitto, sollevato dalle Camere, per chiedere l’annullamento delle sentenze che hanno autorizzato la sospensione dell’alimentazione forzata per Eluana. Lo ha detto il presidente della Consulta, Flick, invocano su tale materia “chiare scelte legislative”.


28-01-2009 ELUANA, DISTRETTO DI UDINE, SI AL RICOVERO.
Il distretto sanitario di Udine ha dato parere favorevole alla domanda presentata dalla famiglia Englaro per il ricovero di Eluana in una delle strutture di sua competenza. Lo ha riferito il vicedirettore della casa di riposo udinese “La Quiete”, spiegando che il parere “non significa che “La Quiete”, abbia già dato il proprio via libera all’accoglienza di Eluana per l’attuazione-idratazione artificiale”.


31-01-2009 ELUANA: PER FORMIGONI “SENTENZE NON CHIARE”
“Eluana è una persona che respira ed ha una vita piena” mentre sulle sentenze della magistratura “c’è incertezza”. È quanto afferma in un intervista a ‘Repubblica’ il governatore della Lombardia Roberto Formigoni. “Io non remo contro – dice Formigoni – ma sono convinto che la vita di Eluana, seppure dovuta ai progressi della medicina, sia piena”. A proposito della sentenza che ha stabilito il diritto al rifiuto dell’alimentazione e dell’idratazione della Englaro, Formigoni chiede alla magistratura “maggiore chiarezza”.


31-01-2009 GRECHI, SU CASO ELUANA GIUDICE DEVE RISPOSTE
“Sulla vicenda di Eluana Englaro la Corte d’Appello di Milano non ha invaso territori altrui”. È dedicato alla donna in stato vegetativo da 17 anni uno dei passaggi chiave della relazione del Presidente della Corte d’Appello Giuseppe Grechi, per l’inaugurazione milanese dell’Anno giudiziario. “In uno Stato di diritto – ha proseguito Grechi – il giudice deve dare una risposta anche se la domanda è nuova e difficile, mantenendo umiltà ed un costante ancoraggio ai principi della Costituzione. In tale contesto, né il potere legislativo, né quello esecutivo possono annullare sentenze definitive”.

02-02-2009 ELUANA Beppino Englaro ha comunicato alla clinica di Lecco l’intenzione di trasferire la figlia, chiedendo che sia preparata.


02-02-2009 ELUANA, NELLA NOTTE TRASFERIMENTO UDINE
Beppino Englaro ha comunicato, questa sera, alla casa di cura Beato Luigi Talamoni di Lecco, l’intenzione di trasferire Eluana, chiedendo che la figlia venga preparata per le dimissioni. Il trasferimento dovrebbe avvenire in serata presso la struttura “La Quiete” di Udine. Il papà della ragazza, a quanto risulta, non ha però ufficialmente comunicato il luogo dove è destinata la figlia.

03-02-2009 ELUANA TRASPORTATA IN CLINICA A UDINE
Si procederà a distacco alimentazione. Trasferimento da Lecco tra le proteste. Cci: “È eutanasia ma vicini a famiglia”. Sacconi: stiamo valutando situazione, Sindaco Udine: “Risposta civile”.


03-02-2009 ELUANA È ARRIVATA ALLA CASA DI CURA.
L’ambulanza con a bordo Eluana Englaro, partita da Lecco stanotte, è arrivata alla casa di cura “La Quiete” di Udine alle ore 5.54 di questa mattina. Ad accoglierla la staff medico che dovrà attuare il protocollo del distacco dell’alimentazione forzata, che tiene in vita la donna in come vegetativo da 17 anni. Il trasporto è avvenuto tra le proteste di esponenti di associazioni in difesa della vita che si sono sdraiati sul cofano dell’ambulanza nel tentativo di fermarla “Finalmente riuscirò a fare quello che Eluana voleva”, ha detto il padre Bettino Englaro.


03-02-2009 ELUANA, SINDACO UDINE: RISPOSTA CIVILE.
“Ritenevo e ritengo ancora importante che Udine possa dare una risposta giusta e civile a questa vicenda umana”. Così sindaco di Udine Furio Honsell, all’arrivo in clinica. Il primo cittadino aveva chiesto alla clinica “La Quiete”, qualche settimana fa, di verificare l’eventualità di accogliere la donna. “Ribadisco – ha detto – la mia intenzione di rispettare la sentenza. Esponenti di diverse associazioni che hanno sempre difeso il diritto alla vita di Eluana Englaro, hanno presieduto l’ingresso della clinica di Lecco per tutta la notte portando pane e acqua.


03-02-2009 LEGALE FAMIGLIA: CHIEDIAMO IL SILENZIO.
“Chiediamo che cali il silenzio sia per un diritto alla riservatezza sia per un gesto di umanità nei confronti di Eluana e della sua famiglia”. Lo chiede il legale della famiglia Englaro, avvocato Vittorio Angiolini. L’avvocato ha inoltre voluto richiamare i mass media “al loro obbligo giuridico preciso: rispettare il diritto riservatezza quando sono in corso trattamenti sanitari” ed ha aggiunto che “chi violerà questo diritto verrà perseguitato legalmente”.


04-02-2009 ELUANA, ROCCELLA: CLINICA NON IDONEA.
Per l’assessore alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Wladimir Kosic, la clinica La Quiete non possiede le condizioni per attuare il decreto della Corte di appello di Milano ai fini della sospensione della nutrizione e idratazione artificiale ad Eluana Englaro. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella, al termine di un incontro a Roma con l’assessore.


04-02-2009 ELUANA, LA QUIETE: ATTUEREMO SENTENZA.
La casa di riposo “La Quiete” di Udine, dove è ricoverata Eluana Englaro, ha comunicato alla Regione Friuli di voler attuare la sentenza della Corte d’Appello di Milano. Corte di appello di ai fini della nota – a firma di Ines Domenicali, Presidente della “Quiete” – precisa che la clinica intende dare esecuzione alla sentenza con l’ausilio di personale esterno. Salute, Eugenia Roccella, al Termine la lettera è stata inviata anche alla dirigenza dell’Azienda 4 “Medio Friuli” e al Distretto Sanitario.


05-02-2009 ELUANA, PRONTA BOZZA SU IPOTESI DECRETO.
“No stop alimenti, sostegno vita” Padre: Mia figlia oggetto violenza. “Quando Eluana non ci sarà più rientrerò in una dimensione umana, perché finora ho vissuto in una dimensione disumana. Mia figlia è stata oggetto di una violenza che lei avrebbe definito inaudita, inconcepibile e inaccettabile”.


05-02-2009 ELUANA, Un decreto fermerebbe tutto, dice l’avvocato della famiglia Englaro dopo colloquio con il Procuratore di Udine. Berlusconi “Stiamo lavorando per intervenire” ha detto il premier sul caso Eluana. Governo, infatti, non escluderebbe un decreto.


05-02-2009 ELUANA, Ministro Welfare, Sacconi: paradossale se dovesse morire su base volontà presunta che deve essere certificata, no ricostruita.


05-02-2009 ELUANA, Sarebbe già pronta bozza di decreto per fermare attuazione sentenza Appello Milano su stop a alimentazione.


05-02-2009 ELUANA, La procura di Udine intende verificare volontà di Eluana ascoltando i suoi parenti e i suoi amici.


05-02-2009 ELUANA, Papà in intervista prima che la figlia fosse trasferita a Udine: mia figlia è stata oggetto di violenza.


05-02-2009 ROTONDI: SU ELUANA DECIDE BERLUSCONI.
“Sono due buone visioni” entrambe caritatevoli, culturalmente non sono favorevole all’eutanasia. Comunque spetta al presidente del Consiglio Berlusconi esprimere la posizione del governo” sul caso di Eluana Englaro. Lo ha detto il ministro per l’attuazione del programma di Governo, Rotondi in merito alla vicenda della ragazza da 17 anni in stato vegetativo alla possibilità che il governo vari un decreto per impedire l’interruzione dell’alimentazione dell’idratazione di Eluana.
05-02-2009 UDC: SOSTEGNO A GOVERNO SU DECRETO PER ELUANA.
L’Udc chiede al governo di intervenire per decreto al fine di impedire l’idratazione di Eluana Englaro. Il partito, afferma il Leader Casini, è pronta a sostenere il parlamento il provvedimento d’urgenza. “Nessuno abbia il diritto di vita e di morte – aggiunge l’ex presidente della Camera – su una persona”. Per questo, ribadisce Casini, il Governo “deve intervenire” perché non ci si può lavare le mani”, visto che “il diritto della vita è garantita dalla Costituzione”.
06-02-2009 ELUANA “DA QUESTA MATTINA SI AVVIA RIDUZIONE DELL’ALIMENTAZIONE”.
Afferma la curatrice legale di Eluana, avvocato Franca Alessio.


06-02-2009 Presidente Napolitano in una lettera al premier Berlusconi: no all’adozione di un decreto legge. Ora governo valuta.


06-02-2009 ELUANA Procuratore generale Trieste: non bloccheremo sentenza. Da Procura Udine nessuna ipotesi di sequestro preventivo della stanza.


06-02-2009 ELUANA, VATICANO: ATTO DI CORAGGIO DA GOVERNO.
“Il governo ha fatto un gesto di grande coraggio”. Così monsignor Rino Fisichella, presidente della Pontificia Accademia per la vita, ha commentato l’approvazione del decreto legge sul caso Englaro.
DECRETO SU ELUANA, TENSIONI CON IL COLLE.
CONSIGLIO MINISTRI HA VARATO IL DL.
PAPÀ ELUANA: TORMENTO SENZA FINE.
LEGALE: ANDREMO AVANTI.
SACCONI INVIA ISPETTORI A UDINE.
PROCURA: INDAGINI SOLO SU DENUNCE.
PAPÀ ELUANA, TORMENTO SENZA FINE.
“Sono sconvolto, è un tormento senza fine. Non riesco neppure a pensare. Preferisco continuare a restare in silenzio”. È questo l’unico commento di Beppino Englaro, padre di Eluana. Nel frattempo, il legale della famiglia, il prof. Vittorio Angiolini annuncia che andrà avanti assicurando che la sospensione di idratazione e della Corte d’Appello di Milano e confermato dalla Cassazione. E un altro legale della famiglia, Campeis, aggiunge che il protocollo va avanti e che “un decreto legge non controfirmato dal Presidente della Repubblica non alcun valore”.
06-02-2009 ENGLARO, SACCONI INVIA ISPETTORI A UDINE.
“Ho provveduto a inviare degli ispettori nella città di Udine”. Lo ha annunciato il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. Gli ispettori dovremmo dare risposte, ha spiegato Sacconi, agli interrogativi che servano a comprendere i confini formali ma anche sostanziali di questo caso”.


07-02-2009 ELUANA, LUNEDÍ CAPIGRUPPO AL SENATO.
Il presidente del Senato Schifani ha assegnato in sede referente alla Commissione sanità il disegno di legge presentato ieri dal governo sulla vicenda Englaro. Così è stato fatto anche per l’omologo provvedimento presentato dall’Udc. È quanto si legge in una nota di Palazzo Madama. La Commissione sanità si riunirà lunedì, Schifani ha convocato per le ore 12 di lunedì la conferenza dei capigruppo per proporre un immediato esame del provvedimento da parte dell’assemblea del Senato, già convocata per martedì.


07-02-2009 ELUANA, Il presidente del Senato Schifani ha assegnato in sede referente alla Commissione Sanità il Ddl. Lunedì i capigruppo.


07-02-2009 Berlusconi, la lettera del Quirinale arrivata ieri in cdm conteneva implicazione “grave di eutanasia” introdotta senza una legge. La lettera “non era affatto segreta”. E: sui giornali “si è enfatizzato” uno scontro fra il governo e il Quirinale, “io posso garantire che non è così”. Dice il premier Berlusconi.


07-02-2009 ELUANA Non ho alcuna difficoltà con il Quirinale dice il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.


07-02-2009 ELUANA Legale Englaro: l’alimentazione e l’idratazione di Eluana sono state completamente sospese come previsto dal protocollo. Lo ha detto l’avvocato Campeis legale della famiglia Englaro che – interpretato dall’Ansa – ha riferito di aver parlato con l’anestesista Del Monte che guida l’equipe medica che assiste Eluana.


08-02-2009 ELUANA, I MEDICI DI UDINE VANNO AVANTI. SOSPESE ALIMENTAZIONE E IDRATAZIONE.
PREMIER: NESSUNA DIFFICOLTÀ CON COLLE.
SCHIFANI CONVOCA IL SENATO LUNEDÍ
BEPPINO: “PRESIDENTE, PREMIER, ANDATE DA LEI”.
Il Padre di Eluana Englaro lancia un appello al Presidente della Repubblica e al presidente del Consiglio, un invito a visitare l’avvocato degli Englaro, Vittorio Angiolini. “Parlo da padre a padre – scrive Beppino Englaro nel suo appello - per invitare entrambi ed essi soli a venire a Udine per rendersi conto, di persona e privatamente, delle condizioni di mia figlia Eluana, su cui si sono diffuse notizie lontane dalla realtà, che rischiano di confondere e deviare ogni commento e convincimento”.


08-02-2009 CASO ELUANA, DOMANI IL DDL AL SENATO
BERLUSCONI: NO LEGGE È CONDANNA A MORTE
IL PADRE: CHIESA NON IMPORRE VALORI
BATTAGLIA SU IDONEITÀ DELLA CLINICA
PAPA: PREGHIAMO PER MALATI NON AUTONOMI
S. SEDE: DA NOI NESSUNA INTERFERENZA


08-02-2009 ENGLARO: SCRISSI A PREMIER NON RISPOSE
Beppino Englaro “Nel 2004 scrissi al primo ministro Berlusconi per chiedergli aiuto. Non mi rispose. Siccome la politica non fece e il governo nemmeno, mi rivolsi ai giudici”. Lo ha detto Beppino Englaro in un’intervista a “El Pais” aggiungendo che “è molto curioso che Berlusconi sia entrato in scena proprio ora”. “La condanna a vivere senza limiti è peggiore che la condanna a morte”. Ha dichiarato il papà di Eluana, sottolineando che “le persone vive sono capaci di intendere e decidere per se stesse”.


08-02-2009 ELUANA, TELEFONATA VATICANO-QUIRINALE.
“Ieri ha avuto luogo un cortese colloquio telefonico, tra il Presidente della Repubblica, Napolitano, e il Segretario di Stato, card. Bertone. Nella conversazione si è parlato della vicenda di Eluana, come pure di altri argomenti di reciproco interesse”. Lo precise padre Lombardi, portavoce della Santa Sede. Questi dichiara che “ in merito alla vicenda di Eluana, si manifesta vivo apprezzamento per l’accelerazione data dal parlamento all’approvazione del disegno di legge”.


08-02-2009 ELUANA SACCONI CLINICA IRREGOLARE.
Lo ha detto il ministro del Welfare Sacconi sulla vicenda di Eluana. “La struttura non è idonea”.
“Certo che noi andremo visitarla, almeno io lo ritengo giusto nel momento in cui fosse ripristinata l’alimentazione e l’idratazione. Il tutto in una condizione di regolarità che comunque deve essere sanata”. E: condivido l’appello di Schifani al Padre di Eluana di “fermare un percorso di morte”.


08-02-2009 ELUANA: Non sente più niente, Eluana è peggio che morta, bisogna lasciarla al suo destino, e se per caso sentisse qualcosa, è disumano a tenerla in vita in quella situazione bisogna chiedersi: quanti anni ha da vivere in questa condizione: 10 anni, 20 anni, 50 anni, cosa è meglio per il suo papà per tutti quelli che vorrebbero che finisca questa tragedia? Speriamo che adesso il Papato con tutti i suoi vescovi e cardinali non facciano di Eluana una martire, una santa, dove tutti i cattolici pongono le sue speranze di qualche guarigione illudendo la povera gente a versare dei soldi e che venga fuori un altro business, sarebbe idolatria come stanno facendo con altre statue di gesso o altri santi creati dal clero.

09-02-2009 VESCOVO WILLIAMSON RIMOSSO DA SEMINARI.
Il vescovo ultra-tradizionalista che ha negato l’olocausto degli Ebrei nel periodo nazista, Richard Williamson, è stato sostituito alla guida del seminario che dirige dal 2003 a la Reja, nella provincia di Buenos Aires, la capitale dell’Argentina. Lo ha reso noto padre Christian Bouchaurt, Lo ha reso noto padre Christian Bouchacourt, capo della sede latino-americana della Fraternità San Pio X, la comunità fondata dal vescovo Lefebvre. Eluana, il Senato voterà domani mattina il voto finale sul disegno di legge che vieta la sospensione dell’alimentazione artificiale, che riguarderà anche il caso di Eluana Englaro, ci sarà domani mattina fra le 8.30 e le 9.30 al Senato. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama che ha stabilito il calendario dei lavori per il provvedimento. Il Ddl va subito all’esame della commissione Sanità e da stasera arriverà al vaglio dell’Aula del Senato. L’obiettivo della maggioranza è di fare presto. La Camera dovrebbe votare Ddl entro giovedì.


09-02-2009 ELUANA, VELTRONI: VOTO NO CON CONVINZIONE (CENTRO SINISTRA).
“Voterò no al Ddl con assoluta convinzione, perché ritengo che su materie così delicate né lo Stato né la politica debbano intervenire”. Veltroni interviene sul provvedimento che vieta la sospensione dell’alimentazione artificiale ai malati, come nel caso di Eluana Englaro.


09-02-2009 (ore 11.30) ELUANA CENTRO DESTRA: DIFENDIAMO LA VITA.
La maggioranza spinge su iter rapido per l’approvazione del disegno di legge che vota la sospensione dell’alimentazione artificiale dei malati, come nel caso di Eluana Englaro. “Stiamo decidendo su una norma, ma anche su una vita e sulla vita in generale” dice Gasparri (PdL). Della Vedova, Riformatori, deputato del PdL, appoggia la posizione del papà di Eluana Englaro. Noi rispettiamo le opinioni di tutti, però non si può far morire una persona di fame e di sete”, sostiene Bricolo (Lega).
09-02-2009 ELUANA, (ore 19.20) Il gruppo del Pd, annuncia Anna Finocchiaro, voterà no al Ddl sul divieto di sospendere la nutrizione artificiale.
09-02-2009 ELUANA, (ore 19:55) l’Assemblea del Senato ha respinto le pregiudiziali di costituzionalità e le questioni sospensive presentate su Ddl.

ELUANA, (20:05) Accertamenti eseguiti “non è emerso alcun elemento di novità”. Lo ha detto Pg della Repubblica di Trieste, Deidda.

UDINE, ELUANA ENGLARO SI È SPENTA.
Eluana Englaro si è spenta, alle ore 20:10. La notizia è stata confermata a Udine da fonti dell’amministrazione comunale e regionale dalle Forze dell’ordine. Il presidente del Senato Schifani, interrompendo i lavori dell’Aula, ha dato l’annuncio e ha invitato l’Assemblea ad un minuto di silenzio.

ELUANA Il presidente del Consiglio, Berlusconi ha appreso “con profondo dolore” la notizia della morte di Eluana Englaro.

VATICANO “CHE IL SIGNORE L’ACCOLGA”.
Che il Signore l’accolga e perdoni chi l’ha portata a questo punto”. È questo il primo commento del Ministro della Salute del Vaticano, Card. Javier Lozano Barragan, alla morte di Eluana Englaro.
09-02-2009 (ore 21:23) ELUANA, SCHIFANI: Miglior modo di ricordare persona che non c’è più è dare a Paese immagine Parlamento che si assume responsabilità. (ore 21:41) ELUANA,”Sì, chi ha lasciati. Ma non voglio dire niente, voglio soltanto stare solo”. Lo ha detto il papà di Eluana, Beppino Englaro.


10-02-2009 ELUANA Casini: “È il momento del dolore e della serietà”. “Il Parlamento deve lavorare perché non vi sia un’altra Eluana”.


10-02-2009 ELUANA Card. Tettamanzi: È il tempo della preghiera”. Padre Lombardi: “Sia motivo per tutti di riflessione”.


10-02-2009 ELUANA Calderoli: “In questo momento occorre il silenzio”, semmai “la politica deve fare un mea culpa per non aver dato risposta”.


10-02-2009 ELUANA, BERLUSCONI: “PROVO GRANDE DOLORE”.
Il presidente del Consiglio, Berlusconi ha appreso “con profondo dolore” la notizia della morte di Eluana Englaro. “È grande il rammarico – dice – che sia stata resa impossibile l’azione del governo per salvare una vita”.
VATICANO: “CHE IL SIGNORE L’ACCOLGA”.
“Che il Signore l’accolga e perdoni chi l’ha portata a questo punto”. È questo il primo commento del ministro della salute del Vaticano, Card. Javier Lozano Barragan, alla morte di Eluana Englaro. Se l’intervento umano si fosse rivelato decisivo per la morte di Eluana “continuerei a ritenerlo un delitto”. Il cardinale ha poi precisato “che occorre vedere in che circostanze è avvenuto il decesso, se per colpa della sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione o per cause diverse”. E aggiunge “Chiediamo perdono al Signore per tutto quello che le hanno fatto” ed esclude la scomunica per chi l’ha aiutata a morire.


10-02-2009 ELUANA Il Senato discute su tre mozioni. Una di PDL–LEGA-UDC-MPA Una presentata dal partito democratico e una dall’IdV.
ELUANA Vertice stamane in Procura Udine per decidere su autopsia sul corpo di Eluana spirata ieri sera dopo 17 anni di coma.


10-02-2009 VATICANO: BAGNASCO, SERVE LEGGE DOLORE E SCONCERTO.
“Speriamo che Dio illumini tutti quanti perché questa ferita (della morte di Eluana sia sanata”. Lo ha detto stamane il Cardinale Bagnasco, Presidente della Conferenza episcopale italiana, a “Mattino Cinque”, in onda su canale 5. “È evidente che una legge giusta è necessaria”. Ha aggiunto, “per il bene della nostra società che è profondamente umanistica”. “Questi – ha concluso – sono i giorni della preghiera e del raccoglimento. Considerazioni più profonde potranno venire nei prossimi giorni”.


10-02-2009 ELUANA, SI ASPETTANO PRIMI ESITI AUTOPSIA.
La giornalista Rai, Marinella Chirico, che domenica pomeriggio ha visitato Eluana, ha detto che la donna era “irriconoscibile” rispetto alle foto che tutti conoscono. Vederla è stato devastante.

17-02-2009 DOPO ELUANA, BERLUSCONI RICEVUTO DA NAPOLITANO.
Il premier Berlusconi si è recato al Quirinale, insieme al sottosegretario Letta, per un colloquio con il presidente della Repubblica, Napolitano. È la prima volta che Napolitano e Berlusconi si incontrano dopo il caso Englaro che ha diviso il capo dello Stato e il premier sull’opportunità di un decreto legge, varato poi dal governo ma non firmato dal Quirinale. Al centro del colloquio dovrebbe comunque esserci il ‘pacchetto sicurezza’ che ieri è stato preventivamente illustrato a Napolitano dal ministro dell’Interno Maroni. Il colloquio, secondo alcune fonti’ “molto cordiale” è stato incentrato sulla volontà di attuare il metodo del dialogo”.


20-02-2009 ENGLARO: “QUESTA LEGGE È UNA BARBARIA”.
“La legge sul testamento biologico c’è il Parlamento si appresta ad approvare è una vera e propria barbaria”. Così Beppino Englaro aderisce alla manifestazione “Sì alla vita, no alla tortura di Stato”, indetta per Sabato a Roma da Micromega. Il padre di Eluana parteciperà con un collegamento telefonico. Se la legge dovesse essere approvata, Englaro auspica una rapida abrogazione da parte della Corte costituzionale, altrimenti via obbligata resta quella referendaria, aggiunge.

21-02-2009 ENGLARO, ELUANA: ROMA, IN PIAZZA PER TESTAMENTO BIOLOGICO.
“Sono convinto che gli Italiani non si lasceranno imporre una legge del genere”. Così Beppino Englaro, padre di Eluana il ddl sul testamento biologico presentato in parlamento dal centrodestra. Al centro del confronto soprattutto la norma su alimentazione e idratazione obbligatoria. Il disegno di legge sarebbe una “barbaria” si legge in un appello firmato da politici e scrittori. Migliaia finora i partecipanti alla manifestazione, organizzata da Micromega.

23-02-2009 QUANTE ELUANE DOVRANNO SOFFRIRE ANCORA? TESTAMENTO BIOLOGICO IL PD SI “DIVIDE”.
Il Pd si divide, quindi, sul testamento biologico: Per D’Alema si tratta di un principio di libertà che “non può essere cancellato da un legge”. L’IdV chiede, “più diritti per i genitori di malati in stato vegetativo”. Per l’IdV è “necessaria una proposta unitaria che rispetti i diritti”.


25-02-2009 ENGLARO, ANESTESISTA INDAGATO PER FOTO
Indagato alla Procura di Udine per alcune foto scattate a Eluana Englaro, durante la sua permanenza nella clinica “La Quiete”, l’anestesista che ha guidato l’equipe medica incaricata di attuare il decreto della Corte di appello di Milano, per l’interruzione dell’alimentazione e l’idratazione alla donna. Il legale del medico ha spiegato che le foto, di carattere clinico, sono state scattate per testimoniare l’attuazione del protocollo, nel rispetto anche delle regole della privacy introdotte nello stesso protocollo della famiglia, per tutelare Eluana nei confronti di terzi.


25-02-2009 BIOTESTAMENTO COMMISSIONE SANITÀ, TOMASSINI: voto emendamenti slitta a martedì, manca parere commissione Affari Costituzionali. “Non potremo votare gli emendamenti sul ddl Calabrò prima di martedì pomeriggio”. Così il presidente della Commissione Sanità, Tomassini, dopo aver appreso dello slittamento del parere della Commissione Affari costituzionali sul testamento biologico. E accusa il Pd di “fare ostruzionismo”. Replica la Finocchiaro: “Il gruppo Pd sta mantenendo e manterrà il proprio impegno affinché la discussione nell’Aula di Palazzo Madama sul testamento biologico abbia inizio dal 5 marzo. Noi non facciamo alcun ostruzionismo”.

27-02-2009 ELUANA, 14 INDAGATI PER DENUNCIA OMICIDIO.
Beppino Englaro, il padre di Eluana morta il 9 febbraio scorso dopo 17 anni di Stato vegetativo, è iscritto nel registro degli indagati della Procura di Udine, insieme ad altre 13 persone a seguito di una denuncia per omicidio volontario, presentata dal Comitato “Verità e Vita” e non da “Scienza e Vita”. L’iscrizione nel registro degli indagati è un altro dovuto e riguarda anche l’anestesista De Monte e 12 componenti dell’associazione “Per Eluana” che hanno applicato, il protocollo per l’interruzione dell’alimentazione e del’idratazione della donna. “Era da metterlo in conto” dice la curatrice di Eluana, Alessio, la denuncia non ha fondamento”.


27-02-2009 La mia opinione è che sia giusto che queste persone si muovono contro a Beppino Englaro affinché venga fuori i veri colpevoli di questo accanito tormento ad Eluana Englaro. Spero tanto che si capisca che solo il padre può decidere in questo caso e non associazioni cattoliche. I veri colpevoli sono quelli che vogliono tenere in questa situazione di morte e cosciente e non di Eluana perché se queste persone hanno ragione su Englaro per quanti anni la vogliono in queste condizioni tenerla in vita, per altri 50 anni o 30 o100?


27-02-2009 ELUANA: “Se si tratta di dover lavorare qualche settimana in più in commissione per garantire ampiezza di dibattito e confronto sarà fatto un buon lavoro. E i cronisti che chiedevano se l’iscrizione nel registro degli indagati di Beppino Englaro possa rallentare i lavori in Senato: “Questo fatto conferma che è arrivato il momento di decidere”.


28-02-2009 ELUANA, INDAGINI DA CARABINIERI UDINE.
Sono iniziate a comparire davanti ai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Udine, le 14 persone indagate per concorso in omicidio volontario aggravato per la morte per concorso in omicidio volontario aggravato per la morte di Eluana Englaro, avvenuta il 9 febbraio scorso. Il primo a presentarsi è stato l’anestesista Amato De Monte, accompagnato del suo legale. Non ci sarà alcun interrogatorio, ma solo atti formali. Attesi gli altri indagati, convocati a 20 minuti l’uno dall’altro.


01-03-2009 BELGIO, 25 FIRME PER L’EUTANASIA
Dal settembre 2008, più di 4.500 belgi hanno firmato una dichiarazione in cui chiedono l’eutanasia in caso di coma irreversibile. In pratica, una media di 25 dichiarazioni al giorno. Dai sei mesi infatti la firma, che ha valore legale per 5 anni, può essere apposta negli uffici comunali, senza dover ricorrere a un medico e un notaio. In Belgio l’eutanasia è consentita per legge dal 2002.

08-03-2009 ENGLARO: QUERELERÒ ANCHE BARRAGAN
Beppino Englaro annuncia querele contro chi gli “ha mancato di rispetto”, compreso il cardinale Barragan, che “ha parlato di assassinio. I miei avvocati stanno valutando le sue affermazioni”. A un mese dalla morte della figlia Eluana il papà annuncia le sue intenzioni al Corriere della sera. “Io ricordo – dice Englaro sempre parlando di Barragan – la sua arroganza nei miei confronti in una tavola rotonda organizzata da Micromega. Mi diede fastidio soprattutto quando, alla fine, sottolineò che aveva simpatia per me. Ma cardinale, gli dissi, se mi tratta come un assassinio, vuol dire che non ha molta simpatia…”.


15-03-2009 ELUANA, ARCHIVIAZIONE PER INDAGATI FOTO
Archiviato il procedimento nei confronti delle quattro persone indagate per le Foto scattate a Eluana Englaro il giorno prima della morte. Il Gip Lautieri ha depositato il decreto di archiviazione il 5 marzo per l’anestesista Amato Del Monte, l’infermiera Cinzia Gori, la giornalista Marinella Chirico e il fotografo Francesco Bruni. Cade, quindi, l’accusa di aver violato il protocollo d’attuazione del decreto della Corte d’Appello di Milano che prevedeva che nessuno avrebbe potuto entrare nella stanza di Eluana.


26-03-2009 ELUANA, PROCEDIMENTO CONTRO DE MONTE.
L’ordine dei Medici di Udine ha deciso di aprire un procedimento disciplinare nei riguardi dell’anestesista De Monte, che ha guidato l’equipe che ha sospeso alimentazione e idratazione di Eluana. L’Ordine ha contestualmente deciso di sospendere il procedimento in attesa delle conclusioni del’inchiesta avviata alla Procura di Udine nei confronti dello stesso De Monte, di Beppino Englaro e di altre 12 persone. Secondo l’Ordine De Monte e colpevole di atto omissivo configurato come abbandono terapeutico di Eluana.

26-03-2009 TESTAMENTO BIOLOGICO, I PUNTI CARDINE DDL
Obbligo di nutrizione forzata ai pazienti in stato vegetativo, dichiarazione anticipate di trattamento (dat) non vincolanti per il medico e durata delle stesse di 5 anni. Sono i punti chiave del disegno di legge sul testamento biologico, approvato dal Senato. In particolare nel testo Calabrò: NUTRIZIONE E IDRATAZIONE Il ddl precisa che sono “forme di sostegno vitale” e “non possono formare oggetto di dat”. VIA RIFERIMENTI ALL’ACCANIMENTO TERAPEUTICO Spariscono i riferimenti lessicali all’accanimento terapeutico. VOLONTÀ NON VINCOLANTI Le dat devono essere redatte in forma scritta da persone maggiorenni e raccolte del medico. BIOTESTAMENTO, PUNTI CHIAVE DEL DDL Ecco gli altri punti chiave del ddl sul testamento biologico: DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTO (dat) La durata è fissata a 5 anni e verranno depositate dal medico. La legge fa riferimento esclusivo a pazienti in stato vegetativo. FIDUCIARIO È l’unica figura autorizzata a intervenire per conto del soggetto che deposita una dat. NASCE REGATRO NAZIONALE Dat Nell’ambito di un archivio unico nazionale informatico. ASSISTENZA DOMICILIARE Prevista per i pazienti in stato vegetativo.


27-08-2009 BIOETICA, GASPARRI: NO A LEZIONI LAICITÀ
“La legge sul testamento biologico approvata a Palazzo Madama è frutto del libero convincimento dei senatori, i quali non solo non possono essere tacciati in alcun modo di clericalismo”, ma “hanno avuto la possibilità di esprimersi nella libertà della loro coscienza anche rispetto ai gruppi di appartenenza”. Lo dichiarano Gasparri, capogruppo del PdL al Senato, e il suo vice Quagliariello. E precisano: il dibattito alla Camera potrà “migliorare” il testo ma “non accettiamo lezioni di laicità”.


28- 08-2009 BIOTESTAMENTO Gasparri: “Al Senato abbiamo votato liberamente. Ora bisogna rispettare la volontà della Camera”.

28-11-2009 ENGLARO, PM: ARCHIVIARE INCHIESTA SU PAPÀ
La procura della repubblica di Udine ha chiesto l’archiviazione del procedimento a carico di Peppino Englaro e altre 11 persone, nei cui confronti era stato ipotizzato il reato di omicidio volontario, per avere interrotto l’alimentazione artificiale alla figlia Eluana, in stato vegetativo da 17 anni. La notizia è stata anticipata al Messaggero Veneto da fonti investigative. La richiesta dei pm è stata inoltrata nei giorni scorsi al gip del Tribunale friulano.

26-12-2009 SUSANNA MAIOLO E IL PAPA

Secondo la mia opinione, la Verità è che le religioni si sono sempre odiate, ammazzandosi tra di loro, tutte sono andate contro l’insegnamento di Gesù, e la religione Cattolica dovrebbe essere Cristiana e far sapere a tutti la parola di Cristo, quello che in 2.000 anni non ha mai fatto. I veri Cristiani pregano per il Papa, affinché si ravvedi, che il suo insegnamento non sia idolatria, e che il Papa non sia il Dio in terra e che le persone non devono confessarsi ai preti, frati, vescovi, cardinali, ma dovrebbero essere loro a confessarsi davanti a tutto il mondo. Io spero tanto che se degli altri fanatici religiosi, che oggi posseggono dei missili atomici, dovessero vendicarsi contro i “Cristiani Cattolici” , sappiano che i veri Cristiani non hanno mai fatto guerre contro nessuno!

11-01-2010 ELUANA, CASO ARCHIVIATO DA GIP UDINE
Il Gip di Udine, Milocco ha emesso oggi il decreto di archiviazione verso Beppino Englaro e altre 13 persone, per l’ipotesi di omicidio volontario dopo la morte di Eluana Englaro. Il Gip ha accolto l’istanza di archiviazione presentata il 26 novembre dalla Procura di Udine, al termine delle indagini partite dopo la morte di Eluana, in febbraio nella clinica La Quiete, 17 anni di stato vegetativo. “Per uno che ha sempre agito nella legalità e nella trasparenza non poteva esserci altra conclusione”, ha detto il padre.

08-02-2010 MORTE ELUANA, IL PADRE: “LO RIFAREI”
“Rifarei tutto quel che ho fatto, senza cambiare una virgola. Le indicazioni di Eluana erano un valore assoluto, e io, dentro la società, mi sono mosso con la massima trasparenza, rivendicando un diritto, il diritto di Eluana”. Beppino Englaro, a un anno dalla morte della figlia, rifarebbe tutto perché, dice, la sua battaglia, cominciata nel gennaio di 11 anni fa, non aveva altro scopo che ottenere dalla legge il riconoscimento della “libertà di poter scegliere di morire, perché nessuno può imporre di vivere senza limiti”.

26-06-2010 GERMANIA, NON PUNIBILE EUTANASIA PASSIVA
La Corte di giustizia tedesca si è espressa a favore dell’eutanasia passiva, stabilendo che non è punibile l’interruzione di cure che mantengono in vita un malato contro la sua volontà. Nella fattispecie, un avvocato era stato condannato a 9 mesi di reclusione per aver consigliato ad una sua cliente di staccare i tubi dell’alimentazione che tenevano in vita la madre, in coma da 5 anni. La donna aveva espresso il desiderio di non essere mantenuta in vita, qualora fosse entrata in coma. “Tagliare il tubo dell’alimentazione è un modo accettabile per interrompere il trattamento”, ha detto uno dei giudici.

08-02-2011 STATI VEGETATIVI: a due anni da morte Eluana, domani Giornata nazionale
E' stata pubblicata il 18 gennaio scorso sulla Gazzetta Ufficiale la direttiva del presidente del Consiglio dei ministri che indice la ''Giornata nazionale degli stati vegetativi'' per domani, il 9 febbraio, giorno in cui, nel 2009, mori' dopo l'interruzione di idratazione e nutrizione assistita, Eluana Englaro, la donna che, dopo un incidente stradale avvenuto il 18 gennaio 1992 si era ritrovata, allora ventenne, in stato vegetativo permanente. La direttiva e' stata firmata dal premier Silvio Berlusconi e dal ministro della Salute, Ferruccio Fazio, e spiega che ''nell'ambito di tale giornata, le amministrazioni pubbliche e gli organismi di volontariato, si impegnano a promuovere, nell'ambito delle rispettive competenze, attraverso idonee iniziative di sensibilizzazione e solidarieta', l'attenzione e l'informazione su questo tipo di disabilita', che coinvolge oltre al malato, in maniera assai rilevante, i familiari''. Intanto, e' di pochi giorni fa il botta e risposta sulla giornata tra Fulvio De Nigris, direttore del Centro Studi per la Ricerca sul Coma dell'associazione bolognese ''Gli Amici di Luca'', e Beppino Englaro, il padre di Eluana.

15-02-2012 BIOTESTAMENTO, LEGGE ‘DISPERSA’
Quando mori' Eluana Englaro, il 9 febbraio 2009, il parlamento non si occupo' d'altro per giorni: la legge sul biotestamento era la priorita'. Bisognava chiudere presto, dare al paese una normativa che, secondo gli intenti della maggioranza di allora, quella guidata da Silvio Berlusconi, doveva impedire che ci potesse essere un nuovo caso Englaro. Bisognava dire un "no" chiaro all'eutanasia e mettere regole rigide attorno alle disposizioni anticipate di trattamento da parte dei cittadini. Ovvero nessuno stop ad alimentazione e idratazione in caso di perdita permanente di coscienza. Fatta eccezione per i casi in cui queste diventano dannose per il paziente. Un passaggio che per gli operatori sanitari "era gia' scontato". L'ultima parola deve sempre spettare al medico. Dunque, subito giu' il testo, firmato dal senatore Raffaele Calabro', poi la corsa a Palazzo Madama per arrivare al si'. Una corsa che ha subito un brusco rallentamento alla Camera dove il testo e' passato dopo un iter lungo (due anni) e con diverse modifiche. L'insediamento del governo Monti ha messo infine all'angolo la legge (contestatissima fuori e anche da una buona parte del parlamento) che stava riprendendo il suo cammino in commissione Sanita' al Senato. Ma c'e' chi pensa che si possa ancora chiudere, che la norma che affida al medico l'ultima parola sul trattamento terapeutico che un paziente puo' rifiutare o meno quando finisce in condizioni di incoscienza permanenta 's'abbia da fare'.

Mai stop idratazione-alimentazione, l'ultima parola spetta al medico
Il testo uscito dal Senato nella primavera del 2009 aveva spaccato maggioranza e opposizione e sollevato un vespaio di polemiche fra gli operatori del settore sanitario. Quello a cui la Camera ha dato l’ok, nel luglio del 2011, non ha ricomposto le divisioni. Soprattutto perche' resta il "no" assoluto, non tanto all'eutanasia, su cui gli italiani stessi restano molto divisi, ma perche' impedisce ai cittadini di scrivere nero su bianco che non vorranno essere alimentati e idratati artificialmente in caso di perdita permanente di coscienza.

Divieto di eutanasia o di aiuto al suicidio - Nutrizione e alimentazione artificiali mai oggetto di dichiarazioni anticipate di trattamento e divieto di sospenderle a meno che non siano piu' efficaci nella fase terminale della vita. Ecco i nodi del testo uscito da Montecitorio. Anche la platea dei fruitori delle Dat, Dichiarazioni anticipate di trattamento, e' stata ristretta.

Divieto di eutanasia - La legge "riconosce e tutela la vita umana, quale diritto inviolabile e indisponibile, garantito anche nella fase terminale dell'esistenza e nell'ipotesi in cui la persona non sia piu' in grado di intendere e di volere, fino alla morte accertata". Esplicito il "divieto di ogni forma di eutanasia e ogni forma di assistenza o di aiuto al suicidio" con riferimento agli articoli 575 (omicidio), 579 (omicidio del consenziente) e 580 (istigazione o aiuto al suicidio) del codice penale. Il medico e' obbligato a informare il paziente sul divieto di eutanasia. E' stabilito il principio dell' "alleanza terapeutica" nelle fasi del fine vita. Nel passaggio alla Camera, e' stato inserito il diritto per i pazienti terminali o in condizione di morte prevista come imminente di essere assistiti con un'adeguata terapia del dolore secondo quanto previsto dai protocolli delle cure palliative.

Consenso informato - Ogni trattamento sanitario e' attivato previo consenso informato esplicito dopo corrette informazioni dei medici. L'alleanza terapeutica si esplicita in un documento di consenso informato, firmato dal paziente, che diventa parte integrante della cartella clinica.

Stop idratazione e alimentazione solo per malati terminali - Idratazione e alimentazione non possono mai essere interrotte. L'unica eccezione diventa quella dei malati terminali nel caso "risultino non piu' efficaci nel fornire al paziente i fattori nutrizionali necessari alle funzioni fisiologiche essenziali del corpo". Il disegno di legge Calabro' conteneva il divieto assoluto dello stop. In commissione Affari sociali di Montecitorio la previsione era stata 'ammorbidita' con l'eccezione della non assimilazione. Poi e' arrivata l'ulteriore 'stretta' in aula con la speficificazione della "fase terminale" del malato. Alimentazione e idratazione artificiale "non possono formare oggetto" di Dat.

In Dat solo orientamenti su trattamenti - L'aula della Camera ha circoscritto ulteriormente i contenuti del biotestamento. Nelle Dat si potranno esprimere "orientamenti" (e non volonta') solo sui trattamenti che si intende attivare, ma non su quelli che si vuole sospendere o a cui ci si rifiuta di essere sottoposti. I trattamenti vengono ora definiti "terapeutici" e non piu' "sanitari". Rimane comunque la previsione che si possa rinunciare a cio' che e' "di carattere sproporzionato o sperimentale", ossia l'accanimento terapeutico.

Ristretta la platea - Nel passaggio dal Senato alla Camera, si era ampliata la platea dei beneficiari: le Dat si sarebbero applicate non piu' solo agli stati vegetativi, ma anche a chi si trovava "nella incapacita' permanente di comprendere le informazioni circa il trattamento sanitario e le sue conseguenze". Con un nuovo emendamento si stabilisce invece che le Dat valgono solo quando c'e' "accertata assenza di attivita' cerebrale integrativa cortico-sottocorticale". Nella pratica, si tratta di un ritorno agli stati vegetativi.

Video-ricostruzioni vietate - Niente videotestamenti o ricostruzioni di intenti fatte a posteriori. Il biotestamento si potra' fare solo in forma scritta o dattiloscritta con firma autografa del soggetto interessato. "Eventuali dichiarazioni di intenti o orientamenti espressi dal soggetto al di fuori delle forme e dei modi previsti dalla presente legge non hanno valore e non possono essere utilizzati ai fini della ricostruzione della volonta' del soggetto". Le Dat saranno raccolte in un registro nell'ambito di un archivio unico nazionale informatico presso il ministero della Salute. Potranno essere redatte presso il medico curante e registrate (ma non c'e' l'obbligo) presso le Asl che poi le trasmetteranno all'archivio del ministero. Le Dat hanno validita' di 5 anni e possono essere rinnovate.

Nomina fiduciario o intervengono i familiari - Nel testamento biologico si puo' nominare un fiduciario. Se questo non avviene, i compiti assegnati a quest'ultimo passano in mano ai familiari, nell'ordine previsto dal codice civile per le successioni dei beni materiali. Si parte, dunque, dai genitori, passando per i figli e i successivi gradi di parentela.

Niente piu' collegio 'ad hoc' per controversie - Nel passaggio alla Camera 'salta' la previsione di un collegio medico, designatto dall'azienda sanitaria, per dirimere le controversie tra medico e fiduciario. In pratica, il medico curante torna ad avere piu' potere decisionale, visto che gli orientamenti del malato saranno da lui valutate "in scienza e coscienza in applicazione del principio dell'inviolabilita' della vita umana". Il medico non sara' piu' 'stoppato' da una commissione di parere diverso. E sempre in tema di controversie, e' stato soppresso l'articolo che consentiva l'autorizzazione del giudice tutelare sui trattamenti sanitari in caso di contrasti tra i soggetti legittimati a esprimere il consenso.


10-02-2012 I 3500 PAZIENTI COME ELUANA ENGLARO
Sono 3500, dice Margherita De Bac sul Corriere della Sera, i pazienti in stato vegetativo permanente di cui 3 su 10 nutriti in modo artificiale. Le storie raccontate nell’articolo sono toccanti: Trentotto anni. Da 38 anni chiuso in un sonno profondo e irreversibile. Accudito in casa dalla mamma in un paesino della Calabria. Triste primato italiano e forse mondiale. Un uomo che dopo un incidente avvenuto nell’infanzia non ha più recuperato contatti e percezione dell’ambiente. È lì, come tanti altri, curato dall’amore materno. Come lo è stata Eluana Englaro, morta il 9 febbraio di tre anni fa. Dalla sua storia lo stimolo a istituire, non senza polemiche, una Giornata nazionale di riflessione. «Ci siamo stupiti anche noi di trovare un caso così antico»: non nasconde la sorpresa di ricercatrice Matilde Leonardi, neurologa dell’Istituto Besta, coordinatrice di un progetto avviato due anni fa dal ministero della Salute per scoprire il pianeta delle persone in stato vegetativo e di minima coscienza, due fasi dei disturbi successivi al coma. C’è dibattito intorno alle definizione: «Non parliamo di morti viventi, ma di vivi» chiarisce Adriano Pessina, docente di bioetica alla Cattolica. I dati scientifici sono stati presentati ieri dalministro della Salute Renato Balduzzi, impegnato nell’ambito dei limiti di bilancio «a dare la priorità ai più fragili, ai non autosufficienti che non saranno abbandonati ». Un appuntamento disertato da 36 associazioni che rappresentano i familiari dei malati: «Chi siamo, quanti siamo e dove siamo, noi lo sappiamo bene da tempo — è scritto in un loro comunicato —. Quello che avremmo voluto sapere è cosa fare per il futuro. Visto che si annunciano anche numerose novità scientifiche». «È necessario sostenere le famiglie — dice Paolo Maria Rossini, neurologo della Cattolica di Roma e collaboratore del San Raffaele di Cassino—e approfondire la ricerca perché in queste persone il cervello percepisce e si esprime in modo diverso: dobbiamo riuscire a decodificare questi input per capire così i primi segnali di un possibile risveglio. Ma in Italia assistenza e ricerca sono all’avanguardia ».


12-02-2012 DA ELUANA AD OGGI, LE TAPPE DELLA LEGGE SUL BIOTESTAMENTO
La legge sul testamento biologico, approvata oggi alla Camera, ha alle spalle una storia lunga e travagliata, che risale a oltre due anni fa per quanto riguarda l'iter dell'attuale legge, ma che affonda le sue origini molto più indietro.
2005. Già nel 2005 il centrodestra aveva proposto un disegno di legge, votato all'unanimità in commissione Igiene e Sanità del Senato, ma mai approdato in Aula.
2006. Nel 2006 è la volta del centrosinistra, con un ddl fortemente voluto dal senatore Ignazio Marino, ma anche in questo caso la proposta si arena.
2009: IL DRAMMA DI ELUANA. Il dramma di Eluana Englaro scuote la politica italiana. La giovane muore dopo 17 anni di stato vegetativo il 9 febbraio 2009, nel pieno di feroci polemiche politiche. L'autorizzazione da parte della Cassazione a fermare l'alimentazione e l'idratazione ad Eluana era arrivata il 13 novembre 2008 e dopo poco meno di un mese, il 16 dicembre 2008, l'allora ministro del Welfare Maurizio Sacconi aveva firmato un atto di indirizzo definendo "illegale" l'intervento di strutture sanitarie pubbliche e convenzionate per interrompere idratazione e alimentazione. Alla fine Beppino Englaro e i suoi legali riescono a trovare una struttura, 'La Quiete' di Udine, che assisterà la giovane nei suoi ultimi giorni. Il 6 febbraio del 2009 vengono sospese nutrizione e idratazione, proprio mentre il Consiglio dei Ministri approva un decreto legge che impone l'obbligo di alimentazione e idratazione per soggetti non autosufficienti. Tuttavia il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non firma il decreto. La maggioranza a quel punto trasforma il decreto in un ddl, che si compone di un solo articolo e che ricalca fedelmente il decreto. La discussione al Senato è in corso la sera in cui giunge la notizia della morte di Eluana. A questo punto la maggioranza decide di superare la logica d'urgenza che aveva ispirato il decreto e il ddl, per lavorare a una legge più organica che regolamenti il tema delle dichiarazioni anticipate di trattamento. IL DDL CALABRO'. E' il ddl Calabrò, approvato il 26 marzo 2009 dal Senato con 150 voti favorevoli, 123 contrari e 3 astensioni. Il provvedimento arriva in Commissione Affari Sociali della Camera a luglio del 2009. In Commissione il testo rimarrà per ben dieci i mesi di lavoro prima di essere licenziato il 13 maggio 2010. Poi, un lungo stop, fino al marzo di quest'anno, quando il testo ritorna in Aula per un'approvazione che sembrava imminente. Invece, nuovi rinvii (l'inversione dell'odg chiesto dall'Udc il 27 aprile, la lettera scritta ai deputati del Pdl dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il voto della questione pregiudiziale e della sospensiva, l'ennesimo rinvio a dopo i ballottaggi delle amministrative) fanno slittare il voto finale fino al 5 luglio, quando la Camera ha ripreso la discussione. Oggi il voto. Ora il testo dovrà tornare al Senato per il via libera definitivo.


16-02-2012 ENGLARO, TRE ANNI FA MORIVA ELUANA: “LA BATTAGLIA CONTINUA”
Se n'è andata via in silenzio, mentre infuriavano le polemiche sul suo destino. Mentre la politica si accaniva in Parlamento attorno al suo corpo, simbolo involontario dello scontro su eutanasia e libertà di cura. Il 9 febbraio 2009, tre anni fa, Eluana Englaro moriva a Udine, nella clinica 'La Quiete', grazie alla battaglia a suon di carte bollate condotta da suo padre Beppino nei tribunali. Diciassette anni di stato vegetativo passati inchiodata ad un letto Eluana non avrebbe mai voluto passarli. Suo padre lo sapeva: la figlia gliel'aveva scritto nero su bianco. Ma non c'era legge a cui ci si potesse appellare per convincere i medici a staccare quella spina. Ci hanno dovuto pensare i magistrati a colmare quel vuoto. Dopo nove anni di ricorsi in tribunale Beppino ha vinto la sua battaglia nel novembre del 2008 quando la Cassazione ha detto sì al distacco del sondino che teneva in vita forzata, dopo un incidente stradale, la figlia. Tre anni dopo la morte di Eluana, con il Parlamento ad un passo dall'approvazione di una legge sulle disposizioni anticipate di trattamento (il cosiddetto biotestamento, ndr), Beppino non ha smesso di lottare. Stavolta l'obiettivo, spiega nell’intervista alla Dire, non è il destino della sua ragazza, ma “il diritto dei cittadini ad avere libertà di cura”. Englaro, il senatore Calabrò, autore del disegno di legge sul biotestamento, un testo nato sull'onda della morte di Eluana, ritiene che quella proposta vada approvata entro la legislatura. Il Parlamento insiste… “Quella legge è incostituzionale. Continuerò sempre a ripeterlo. Perché c'è da chiedersi come mai una persona capace di intendere e di volere possa decidere del suo destino e delle cure che vuole e non vuole, mentre se finisci in stato vegetativo non hai più il potere di decidere niente. Stiamo parlando di libertà e diritti fondamentali e il Parlamento non può limitare la libertà di cura dei cittadini. Non credo che i cittadini si lasceranno togliere alcuna libertà. Certamente ci saranno dei ricorsi, quella legge è incostituzionale. La Costituzione prevede la libertà di cura”.Lei crede che il cambio di governo possa sbarrare la strada a quel provvedimento?”Mi sembra che il governo sia affaccendato in altre questioni di grande urgenza. Il Parlamento è qualcos'altro ed è convinto di quello che ha fatto, crede in quel testo che, secondo quanto ripete sempre il senatore Calabrò, 'gode di un appoggio trasversale'. Io dico solo che se vogliono legiferare devono farlo in modo costituzionale. La mia non è una battaglia per l'eutanasia, ma per la libertà di cura. Lo ha detto la sentenza della Corte Suprema: l'autodeterminazione terapeutica non può incontrare un limite”. Intanto, però, è cambiato il clima attorno a questi temi. Non le sembra? “Rispetto al 1992, anno dell'incidente di Eluana, è cambiato tutto. Ora il cittadino, dopo la vicenda di mia figlia, non si lascerebbe imporre una limitazione alle proprie libertà. Tanto che abbiamo gente che si rivolge persino al sindaco della propria città per certificare le proprie disposizioni anticipate di trattamento. Il clima culturale si è rovesciato in questi anni. La storia di Eluana lo ha rovesciato. Il cittadino normale vuole disporre della sua salute”. Lei ha più volte detto che rifarebbe tutto quello che ha fatto. Ma che clima respira intorno a lei e alla sua battaglia? “Non passa giorno senza che io incontri qualcuno che mi ringrazia per quello che ho fatto. Le persone mi chiedono di andare avanti, di continuare a informare. Poi certo c'è anche chi mi dà contro, è chi ha come convincimento la sacralità della vita. Ma io faccio riferimento alla Costituzione”. C'è chi le chiede di mostrare una volta per tutte le foto di Eluana per dimostrare cosa accade ad una vita, ad un corpo, dopo diciassette anni di coma vegetativo. Lo farà mai? “Mai e poi mai. Eluana si era espressa su questo, non avrebbe mai voluto e io rispetterò fino in fondo la volontà di mia figlia. Il rispetto verso se stessa e gli altri lo aveva dentro il suo dna”. Il 9 febbraio è il terzo anniversario della morte di sua figlia. Sarà da qualche parte a raccontare questa storia? “Per me il 9 febbraio è la giornata del silenzio, è un giorno privato. Ogni anno, da tre anni, penso al fatto che ci sono voluti 6.233 giorni per portare avanti la battaglia cominciata il 18 gennaio 1992. E poi penso a mia figlia che incarnava la libertà allo stato puro. E alla violenza che abbiamo subito in quei giorni come famiglia. Quello che hanno fatto il Parlamento, il Presidente del Consiglio Berlusconi, il governo fu di una violenza inaudita”. Il regista Bellocchio sta girando un film che ha sullo sfondo la vicenda di sua figlia. Che ne pensa, che effetto le fa? “Bisogna vedere quello che farà Bellocchio. Ma il fatto che un regista di quel livello si occupi di questi temi per me è il massimo”.

 

13-03-2013 CASO ELUANA ENGLARO, ASSOLTI L’AVVENIRE E IL GIORNALE
I quotidiani Avvenire e Il Giornale, gli ex direttori Dino Boffo e Mario Giordano, i giornalisti Paolo Lambruschi e Irene Giurovich e il neurologo Gian Luigi Gigli sono stati assolti nel procedimento civile avviato dal medico Amato De Monte, che aveva chiesto un risarcimento danni pari a due milioni di euro per una presunta diffamazione a mezzo stampa nella vicenda di Eluana Englaro. De Monte aveva attuato il protocollo di distacco dell’alimentazione e idratazione di Eluana alla Quiete di Udine.

17-03-2010 IL CANTANTE POVIA DEDICÒ QUESTA CANZONE AD ELUANA ENGLARO
http://www.youtube.com/watch?v=Xc7RdFVdeSo
http://www.youtube.com/watch?v=r-I-oxFx42g

https://www.google.it/search?hl=it&source=hp&q=eluana+englaro&gbv=2&oq=eluana+englaro&gs_l=heirloom-hp.3..0l10.2547.4953.0.6453.14.8.0.4.4.0.437.1062.2-1j1j1.3.0....0...1ac.1.34.heirloom-hp..7.7.1126.R0PxirxAQUY

 

 

21-06-2017 ENGLARO, CONSIGLIO STATO: RISARCIRE PADRE
Il padre di Eluana Englaro, Beppino, verrà risarcito di quasi 133mila euro dalla Regione Lombardia. Lo ha deciso il Consiglio di Stato respingendo il ricorso della Regione che non si fece carico del ricovero della ragazza, in stato vegetativo per 17 anni, in una struttura sanitaria adeguata per la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione come richiesto dal padre. Per questo Eluana fu poi trasferita dalla casa di cura di Lecco alla casa di riposo la Quiete di Udine dove morì il 9 febbraio 2009.

23-06-2017 EUTANASIA RIFIUTATA A ELUANA ENGLARO MARONI: PAGHEREMO IL RISARCIMENTO
Il verdetto del Consiglio di Stato: a papà della giovane rimasta 17 anni in stato vegetativo dovranno essere versati 133mila euro perché non fu applicata la sentenza che consentiva di «staccare le macchine» che tenevano in vita la ragazza.
Un risarcimento di 133mila euro a favore di Beppino Englaro, il padre di Eluana, la giovane morta nel 2009 dopo 17 anni trascorsi in stato vegetativo in seguito a un incidente stradale. È la cifra che la Regione Lombardia dovrà pagare in seguito a una sentenza del Consiglio di Stato; il verdetto quanto era già stato stabilito dal Tar della Lombardia. La decisione scaturisce dal rifiuto della lombardia in una struttura dove Eluana avrebbe dovuto essere accompagnata alla morte o la sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione forzate che la tenevano in vita.

MARONI: «PAGHEREMO»
E a differenza del suo predecessore Roberto Formigoni, ora il governatore lombardo Roberto Maroni, annuncia un cambio di rotta. «Daremo corso alla sentenza» ha detto Maroni a margine di un appuntamento istituzionale. La regione rinuncia così a un appello in Cassazione e accetta di risarcire la famiglia Englaro.

LA BATTAGLIA LEGALE
Nel 2009, dove una interminabile battaglia giudiziaria, Beppino Englaro aveva ottenuto il sì da parte della magistratura a spegnere le macchine che tenevano in vita sua figlia che era ricoverata in una casa di cura di Lecco. A quel punto però, sia la casa di cura (un istituto religioso) sia la Regione si erano opposti all’applicazione della sentenza. I familiari di Eluana erano stati così costretti a trasferire la ragazza alla casa di cura «La quiete» di Udine; qui Eluana era morta il 9 febbraio del 2009. Fu una vicenda che catapultò in primo piano la questione del «fine vita» in Italia. Beppino Englaro riuscì a dimostrare davanti ai giudici che sua figlia, quando ancora era in vita e sana, aveva manifestato il desiderio, in caso di un incidente o una malattia, di non essere tenuta in vita artificialmente. Ma la Regione Lombardia si era opposta all’applicazione della volontà della famiglia Englaro.

LE PAROLE DELLA SENTENZA
«Non poteva ragionevolmente porsi in dubbio l’obbligo della Regione di adottare tramite proprie strutture le misure corrispondenti al consenso informato espresso dalla persona» hanno scritto i giudici amministrativi di secondo grado. E ancora: «Non potevano sussistere seri dubbi circa la portata dell’obbligo della Regione di provvedere a fornire la necessaria prestazione sanitaria, nel rispetto dell’accertato diritto della persone assistita all’autodeterminazione terapeutica, presso una delle strutture sanitarie regionali». La Lombardia «pertanto, era tenuta a continuare a fornirle la propria prestazione sanitaria, anche se in modo diverso rispetto al passato, dando doverosa attuazione alla volontà espressa dalla stessa persona assistita, nell’esercizio del proprio diritto fondamentale all’autodeterminazione terapeutica».

23-06-2017 ELUANA ENGLARO, IL CONSIGLIO DI STATO DÀ RAGIONE AL PADRE: "LA LOMBARDIA LO RISARCISCA"
Confermato un danno da 133 mila euro: la Regione non si fece carico del ricovero della donna in una struttura adeguata per la sospensione dell'alimentazione. La donna era in stato vegetativo da 17 anni.
L'idea di Beppino Englaro, di rivolgersi ai giudici e "fare tutto alla luce del sole", perché "solo nella legalità esiste la libertà" ha dato ancora una volta ragione al papà di Eluana: il Consiglio di Stato, respingendo il ricorso della Regione Lombardia, ha confermato, come aveva già fatto il Tar, il diritto al risarcimento e l'ha fissato in 133mila euro.
Bisogna ricordare che, dopo la sentenza della Cassazione, che consentiva la fine della nutrizione forzata della paziente, ammettendo che potesse essere lasciata andare dopo diciassette anni di stato vegetativo, l'allora presidente Roberto Formigoni non ottemperò alla decisione dei giudici. Impedì che Eluana Englaro venisse ricoverata in un hospice, dichiarò che non sarebbe morta in alcuna struttura sanitaria lombarda, come se la Lombardia non facesse parte dello Stato Italiano.

ARCHIVIO - L'INTEVISTA A ENGLARO: "COSÌ NESSUNO SOFFRIRÀ PIÙ COME NOI"
Papà Beppino ottenne dalla clinica "La quiete" di Udine ciò che il Pirellone aveva vietato, ma aveva deciso, con il legale Vittorio Angiolini, di proseguire l'azione giudiziaria. Il Tar aveva dato ragione alla famiglia Englaro e il leghista Roberto Maroni, dopo aver annunciato che non avrebbe fatto ricorso, l'aveva invece fatto, continuando a muoversi nel solco del suo predecessore: oggi la secca sconfitta, per entrambi.
Eluana spirò il 9 febbraio 2009, l'autopsia rivelò l'enorme riduzione della massa cerebrale, non poteva sentire gli stimoli della fame e della sete, ma quanto stabilito dalla scienza e dalla magistratura è arrivato in grande ritardo al mondo della politica: l'approvazione definitiva del testamento biologico è vicina, ma non ancora è legge dello Stato.
Il risarcimento riconosciuto a Englaro riguarda, tra le altre cose, anche le spese di piantonamento fisso della struttura dove Eluana morì, per far fronte alla "presenza di telecamere e giornalisti", ai "sit-in sotto la clinica" alla possibile presenza di "facinorosi", con il "conseguente rischio di lesione del diritto al rispetto della dignità umana".
I giudici, insomma, mettono in primo piano Eluana Englaro, che ha "subito" in questa vicenda il "danno più grave", la "violazione del proprio diritto all'autodeterminazione in materia di cure" per cui "contro la sua volontà" ha subito "il non voluto prolungamento della sua condizione, essendo stata calpestata la sua determinazione di rifiutare una condizione di vita ritenuta non dignitosa, in base alla libera valutazione da essa compiuta". In merito alla decisione del Consiglio di Stato interviene l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera: "Le sentenze non si commentano, ma si attuano, per questo, ancorché i fatti oggetto della sentenza di oggi siano imputabili alla precedente amministrazione, procederemo al risarcimento di Beppino Englaro".

 

21-07-2017 RISARCIMENTO PER ELUANA, BEPPINO ENGLARO: FIERO DEI MAGISTRATI
È un inferno trovarsi in una situazione del genere e vedere che una Regione ostacola in una maniera illegittima l'esercizio di questo diritto fondamentale sancito dalla Cassazione.
E in questo caso la magistratura ha risposto a questa domanda di giustizia e ha dimostrato di non essere serva di nessun potere».
Beppino Englaro commenta a Effetto Notte, ospite di Roberta Giordano, su Radio24, la decisione del Consiglio di Stato, che ha respinto il ricorso della Regione Lombardia e detto sì al risarcimento a Beppino Englaro.

La Regione non si fece carico del ricovero di Eluana, in stato vegetativo per 17 anni, in una struttura sanitaria adeguata per la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione come richiesto dal padre. Per questo Eluana fu poi trasferita dalla casa di cura di Lecco alla casa di riposo la Quiete di Udine dove morì il 9 febbraio 2009. A Beppino Englaro la Regione dovrà risarcire quasi 133.000 euro.
Una volta stabilito, in sede civile, con sentenza della Cassazione, il diritto di Eluana Englaro a sospendere il trattamento di sostegno vitale, sottolineano i giudici, «non poteva ragionevolmente porsi in dubbio l'obbligo della Regione di adottare tramite proprie strutture le misure corrispondenti al consenso informato espresso dalla persona».
«La Regione - continua il padre di Eluana - ha ostacolato in maniera illegittima l'esercizio di un diritto fondamentale sancito dalla Cassazione. Formigoni ce lo poteva risparmiare. La politica è stata scomposta a tutti i livelli. Quindi dobbiamo essere fieri di questa magistratura, che ha dato risposte di altissimo livello. Di più in questo caso la magistratura non può fare».

 

07-11-2017 BIOTESTAMENTO, BEPPINO ENGLARO: “RISPETTO AI TEMPI DI ELUANA ORA L’OPINIONE PUBBLICA È PRONTA, MA IL PARLAMENTO È INERTE”
“L’opinione pubblica adesso è ben informata, ma è l’inerzia del Parlamento che ci preoccupa”. Lo dice Beppino Englaro a margine dell’incontro “Le scelte di fine vita nella legislazione italiana” organizzato a Milano dall’associazione Luca Coscioni. A più di otto anni dalla morte di Eluana Englaro in Italia non è stata ancora approvata una legge sul testamento biologico, nonostante la sensibilità della società si sia trasformata: “Io (nel 2009, ndr) ho trovato il deserto anche dentro l’opinione pubblica riguardo alla libertà e al diritto fondamentale di Eluana di autodeterminarsi”, dice Englaro.
Lo stallo della politica viene sottolineato anche da Mina Welby, moglie di Piergiorgio Welby e co-presidente dell’associazione Luca Coscioni: “Le singole persone che stanno dentro al parlamento, non tutte ma molte, non riescono a mettersi nella condizione di pensare alle sofferenze delle persone che chiedono di poter scegliere per se stessi”.

 

05-12-2017 BIOTESTAMENTO, ACCELERAZIONE AL SENATO: SUBITO IN AULA. ALFANO: "AP VEDRÀ IL MERITO. NO A EUTANASIA"
ROMA - Disco verde sul testamento biologico, le norme che regolano il fine vita. Con un'accelerazione improvvisa la conferenza dei capigruppo ha deciso che la legge arrivi da oggi stesso nell'aula del Senato per l'inizio della discussione generale.
E così il provvedimento - approvato alla Camera lo scorso aprile e fermo in commissione a Palazzo Madama - riuscirà a vedere la luce, grazie all'intesa fra M5s e Pd che, tramite il capogruppo Luigi Zanda, ne ha chiesto la calendarizzazione immediata. "Abbiamo ottenuto di dare dignità alle persone" per quanto riguarda il fine vita, ha spiegato fuori dal coro il senatore M5S Giovanni Endrizzi, ma "nessun gruppo ha sostenuto la nostra battaglia sui vitalizi" che sono stati tolti dal calendario. "Se siamo pronti a votare eventuali "canguri" per approvare subito il biotestamento? Valuteremo, vedremo quanti emendamenti verranno presentati...".
Favorevole Mdp, contrari i centristi di Ap (per i quali la legge è "il cavallo di Troia per l'eutanasia").
Sul testo della legge "faremo una valutazione di merito ma noi siamo contrari all'eutanasia" ha affermato da Bruxelles il ministro degli Esteri Angelino Alfano, leader di Ap, al termine della riunione informale dei ministri degli esteri Ue con il segretario di Stato americano Rex Tillerson.
"Se non verranno accolte le nostre richieste sul ruolo del medico e su alimentazione e idratazione, che non sono trattamenti medici, Alternativa popolare voterà no" ha ribadito Maurizio Lupi.
Contraria anche la Lega (che ha annunciato 1820 emendamenti), mentre Forza Italia, che riunirà il gruppo alle 19, probabilmente darà libertà di coscienza ai suoi senatori.

NULLA DI FATTO PER LO IUS SOLI:
Il biotestamento potrebbe essere dunque l'ultima legge importante a passare in questo scorcio di legislatura. Entro domani alle 14 scade il termine per presentare gli emendamenti. Nulla di fatto, invece, per lo ius soli, confinato all'ultimo punto del calendario dei lavori di dicembre di Palazzo Madama senza alcuna data per l'inizio dell'esame, benché oggi anche il ministro e vicesegretario dem Maurizio Martina abbia ribadito la "fortissima" volontà del Pd di "fare un finale di legislatura nel segno dei diritti" e Zanda ritenga "realistica" la costruzione di una maggioranza.
Insorgono i senatori di Liberi e Uguali (Leu): "Metterlo come ultimo argomento in discussione dell'aula è una presa in giro - dice la capogruppo di Mdp Cecilia Guerra - verso gli 800 mila ragazzi e le loro famiglie che aspettano una risposta sulla cittadinanza".

Ma la norma non ha i numeri per passare se non con un voto di fiducia, che però rischia di far cadere il governo in anticipo.
"Lo ius soli non è una priorità", ha detto il senatore M5S Giovanni Endrizzi.
La mobilitazione dei radicali. "Crediamo che le condizioni per approvare in questa legislatura la legge sullo ius soli ci siano ancora e per questo non bisogna smettere di lottare. Domani quindi saremo in piazza per una giornata di grande mobilitazione che abbiamo organizzato come radicali italiani insieme ad 'a buon diritto', con la partecipazione di tante organizzazioni e personalità". Lo annunciano Riccardo Magi, Antonella Soldo e Silvja Manzi, segretario, presidente e tesoriere di radicali italiani, promotori della mobilitazione "Ius soli: ancora uno sforzo", in programma a Roma domani pomeriggio davanti a Palazzo Madama e poi a Montecitorio a favore della legge sulla cittadinanza.

GRASSO RICEVE ASSOCIAZIONE COSCIONI:
In mattinata il presidente del Senato Pietro Grasso ha ricevuto i rappresentanti dell'associazione radicale Luca Coscioni, in prima linea nel sostegno al biotestamento. Mina Welby, co-presidente dell'associazione, Filomena Gallo, segretario nazionale, e Carlo Troilo, membro del consiglio generale, gli hanno consegnato le oltre 27mila firme raccolte in calce all'appello di Dj Fabo per l'approvazione della legge senza modifiche, come auspica anche il ministro della Giustizia Andrea Orlando. "In tutto l'Occidente solo Italia e Irlanda sono prive di queste norme di civiltà", affermano i dirigenti dell'associazione.
IL FAMILY DAY E I CONTRARI AL BIOTESTAMENTO:
In contemporanea si è svolta nella sala Nassiriya di Palazzo Madama una conferenza stampa del "Family day" di Massimo Gandolfini (che avverte: "Ce ne ricorderemo alle urne") e del fronte parlamentare contrario al fine vita, con esponenti di Lega, Fratelli d'Italia (Giorgia Meloni), Idea (Gaetano Quagliariello e Carlo Giovanardi) e Forza Italia (Maurizio Gasparri). Dopo la calendarizzazione della legge, il leader del Carroccio Matteo Salvini commenta: "Pessima fine di una pessima legislatura".
GLI APPELLI:
La necessità di una legge che regoli il fine vita è stata sottolineata negli ultimi dieci anni da storie drammatiche, pubbliche e private: da Eluana Englaro a Piergiorgio Welby al già citato caso di Dj Fabo. Un'attesa che si protrae, tra divisioni all'interno dello stesso Pd tra laici e cattolici, nonostante gli appelli dei senatori a vita Elena Cattaneo, Mario Monti, Renzo Piano e Carlo Rubbia e degli ormai oltre 80 sindaci, da Roma a Milano, da Napoli a Torino, da Palermo a Padova, da Parma a Reggio Calabria. Fino all'intervento di Papa Francesco, che ha sottolineato come evitare l'accanimento terapeutico non equivalga all'eutanasia.
Lo scorso 26 ottobre la relatrice del provvedimento, la senatrice del Pd Emilia De Biasi, si è dimessa dal suo incarico proprio per consentire l'approdo immediato della legge in aula e aggirare l'ostruzionismo in commissione Sanità.